Roma – Depressione, ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, dipendenza da sostanze, insonnia, patologie neurodegenerative e dolore cronico. In questi, e in tanti altri ambiti, la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) è in grado di agire con successo. Si tratta di una tecnica non invasiva che utilizza impulsi magnetici ripetitivi per stimolare la plasticità sinaptica, uno dei meccanismi base attraverso cui il cervello può apprendere e quindi recuperare da stati disfunzionali.
La TMS esiste da 37 anni e nel mondo è stata già utilizzata da 12 milioni di persone con risultati importanti anche per patologie resistenti ai farmaci. “Spesso la domanda ricorrente dei pazienti è ‘Perchè la TMS dovrebbe funzionare? Perché la Stimolazione Magnetica Transcranica genera quattro effetti principali: sulla plasticità sinaptica, sul rilascio delle nostre sostanze chimiche, sull’aumento del flusso ematico cerebrale e dell’ossigenazione, e sulla risposta antinfiammatoria. Questi quattro effetti permettono alla TMS di aiutare anche i pazienti resistenti ai farmaci”. Una risposta che trova riscontro nelle ricerche del professore Antonello Bonci, fondatore del Global Institute on Addictions (GIA) di Miami (Florida) e direttore scientifico del Centro clinico Brain&Care.
Tutti gli aggiornamenti su questa metodica innovativa di modulazione cerebrale non-invasiva saranno presentati al Corso ECM Residenziale e Live streaming su ‘L’approccio clinico integrato e la rTMS in ambito neurologico e psichiatrico’, promosso da Letscom E3 in collaborazione con il centro clinico Brain&care, a Rimini il 2 aprile dalle 8.30 alle 16, al Centro Congressi SGR (Via Chiabrera 34/D).
OBIETTIVI DEL CONVEGNO – “Abbiamo deciso di promuovere questo evento formativo perché negli ultimi anni la TMS assiste ad una vera e propria riscoperta, offrendo opportunità terapeutiche importanti sia in ambito neurologico che psichiatrico con un ampliamento dei suoi campi di applicazione”, spiega Graziella Madeo, co-responsabile scientifico del convegno e direttrice dell’Unità di Neuromodulazione e Ricerca Clinica della Brain&Care.Il principale obiettivo di questo convegno è, infatti, rispondere ad una esigenza formativa crescente da parte di clinici e operatori sanitari fornendo le evidenze scientifiche cliniche più recenti a validazione dell’utilizzo di questo strumento. “Un altro obiettivo- puntualizza Madeo- è favorire il confronto tra le diverse figure professionali, per arrivare a costruire percorsi terapeutici mirati che rispondano alle esigenze dei pazienti attraverso un approccio integrato e interdisciplinare”.
FONDAMENTALE ADOTTARE UN APPROCCIO CLINICO INTEGRATO – “L’integrazione delle discipline porta a risultati importanti” – conferma Bonci. “Abbiamo imparato in questi ultimi anni che quando si uniscono le conoscenze in ambito psicologico, terapeutico, medico e tecnologico si ottengono risultati straordinari che ci permettono di aiutare i pazienti in tante patologie dove non si sono dimostrati efficaci approcci in isolamento”.
TMS, METODICA INNOVATIVA – “La TMS esiste dal 1985 e da allora non ha mai smesso di evolvere. Abbiamo procedure consolidate, utilizzate in contesti clinici, terapeutici e di ricerca. Oggi siamo in grado di guidare gli effetti della neurostimolazione con maggiore precisione”, prosegue Alessio Avenanti, co-responsabile scientifico del convegno e professore ordinario nel dipartimento di Psicologia, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. “Questa tecnica permette di modulare delle aree del cervello e sondarne l’attività se combinata ad altre tecniche di indagine come l’elettroencefalografia e la risonanza magnetica. Possiamo, in maniera guidata, modificare la connettività tra aree cerebrali- aggiunge Avenanti- introdurre pattern specifici di attività intervenendo in un momento preciso e possiamo, con delle applicazioni combinate ad altre tecniche, fornire delle neurostimolazioni efficaci perché ‘cucite’ sul cervello della persona, sul suo tipo di attività cerebrale.”.
LE AREE MEDICHE IN CUI LA TMS È EFFICACE – “Un campo di primario interesse dove la TMS è risultata efficace è quello della Psichiatria e della sofferenza psicologica in generale. La Food and drug administration (Fda)- ricorda il co-responsabile scientifico del Corso ECM- ha riconosciuto nel 2008 l’applicazione della TMS nel trattamento della depressione. Recentemente, la Fda ne ha riconosciuto la validità anche per il trattamento della depressione ansiosa e per varie altre condizioni, tra cui il disturbo ossessivo-compulsivo e alcune forme di dolore cronico, e nell’ambito della cessazione dell’abitudine al fumo. Questa metodica sta dando risultati particolarmente interessanti nel campo delle dipendenze”. Da non dimenticare l’ambito neurologico: “Vi sono interessanti applicazioni nelle forme di dolore neuropatico, ma anche nell’ambito dei disturbi prodotti da danni vascolare (ischemico o emorragico). Passando alle patologie neurodegenerative, emergono possibili interventi nella malattia di Parkinson e nelle forme di degenerazioni che portano a danni cognitivi lievi, ma che possono successivamente sfociare in forme di demenza più importanti come l’Alzheimer”. Tra i numerosi campi di applicazione La TMS ha un ruolo anche in ambito medico-sportivo per il miglioramento delle performances mentali e nel recupero post-traumatico.
FORMAZIONE E PARTECIPAZIONE, PILASTRI DEL CORSO – Il convegno rappresenta un momento formativo importante per l’aggiornamento dei professionisti e per l’acquisizione di competenze e conoscenze nuove di pratica utilità nell’attività clinica routinaria”, precisa Madeo. È possibile partecipare sia in presenza sia in modalità streaming attraverso una FAD sincrona con acquisizione dei crediti formativi ECM. Il programma della giornata del 2 aprile è molto ricco: “Abbiamo coinvolto numerosi relatori con una comprovata esperienza nel campo della TMS- assicura la co-responsabile scientifica dell’evento- Per ogni problematica medica verranno illustrati studi scientifici e clinici su efficacia e tollerabilità della TMS nel trattamento di queste patologie”. La sessione pomeridiana sarà più pratica: “Avremo un focus sui principi di base del funzionamento della TMS e su quali protocolli di stimolazione utilizzare e per quali obiettivi”.
All’evento nessuno è escluso: “La giornata è rivolta a tutti gli operatori sanitari, ma chiunque può partecipare e collegarsi. C’è una parte di informazione e di educazione che vale chiunque sia curioso e innamorato della Scienza e della Medicina” conclude il fondatore del GIA. L’evento ha avuto il patrocinio del dipartimento di Psicologia dell’Università Alma Mater di Bologna, degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Rimini e Milano e dell’Ordine degli Psicologi della Regione Emilia-Romagna.
L’iscrizione al Corso ECM è gratuita ma obbligatoria: tutte le informazioni per partecipare in presenza sono su www.letscome3.it; mentre per registrarsi allo streaming basta andare su www.fad-letscome3.it.
Per accedere alla sala riunione sarà necessario il possesso del Super Green Pass e della mascherina FFP2 da indossare per tutto il periodo di permanenza.
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