Compie 40 anni di attività sociale e culturale il Collettivo Teatrale Bertolt Brecht di Formia, orgoglio del territorio dell’intero Sud Pontino…e non solo.
Per festeggiare questa tappa così importante del cammino, Maurizio Stammati e tutti i componenti del sodalizio, hanno pensato di affidare al critico cinematografico e teatrale Alessandro Izzi la cura di un volume che, per i tipi di deComporre Edizioni, ha visto la luce in questi giorni ed è arrivato ad arricchire la collana “Skenè – I quaderni del Bertolt Brecht”, nata proprio dalla collaborazione tra il TBB e l’Associazione deComporre.
Il libro s’intitola “Come un albero che cresce – 40 anni di Bertolt Brecht” e ripercorre la storia (narrata a parole e con fotografie sia a colori che in bianco e nero) di questa avventura davvero speciale!
“Per cercare di raccontare la storia dei primi 40 anni di questo teatro – si legge nel primo capitolo del libro- abbiamo scelto di usare l’immagine dell’albero che cresce. Perché? Innanzitutto perché ogni albero cresce a modo suo, è unico. Così anche i teatri.Ogni storia, ogni percorso compiuto da un gruppo teatrale è diverso da ogni altro:ha le sue radici,il suo tronco,i suoi rami e le sue foglie,riconoscibili ma diversi da quelli di qualunque altra esperienza teatrale”. Comincia quindi lanarrazione che fa risalire al 1974 l’anno in cui alcuni operatori del G.I.T. (Gruppo di Iniziative Teatrali allora operante a Formia e nato all’interno del Movimento studentesco locale) decisero di dare vita al Collettivo Teatrale Bertolt Brecht con l’intento di “creare una realtà più impegnativa e professionale”.
Studio, formazione e primi spettacoli, rassegne, festival, resero via via più affascinante e “realmente possibile” quello che era forse sembrato solo un sogno. Nel 1993 nasce la Scuola di Teatro del TBB, portando a maturazione le tante e diverse attività didattiche svolte nei decenni precedenti. Oggi il gruppo può affermare che è stato il Teatro a dar senso alla vita che avevano pensato di dover dare al teatro! Impegno, tenacia, convinzione, fiducia… e sono passati 40 anni con progetti e spettacoli, successi, tournée, esperienze uniche e a volta irripetibili!
Tutto documentato da quelle foto e quelle locandine che si alternano nelle pagine del libro e che consegnano alla storia la ricchezza, la bellezza, l’audacia, la speranza, la forza di questo “mosaico di suggestioni e ricordi” che è e resta ancora il Teatro Bertolt Brecht!
L’obiettivo? Non smettere mai di sognare e…di aiutare anche altri a sognare!
“In fondo –scrive Alessandro Izzi nella Prefazione- il TBB non è una sala, anche se ha bisogno di quattro pareti e un soffitto per continuare a essere; né è uno spazio, anche se gli serve un contenitore per farsi pieno di giorno in giorno. Piuttosto il TBB è qualcosa che è nell’aria di quella sala che respiri-amo. E’ oltre e dentro l’immagine che su quel palco contempli-amo… La meraviglia utopica del Collettivo Teatrale Bertolt Brecht sta tutta nel fatto che, a un certo punto della storia di un paesino piccolo e amato da Cicerone, qualcuno (e non importa più chi) abbia sognato, e che quel sogno abbia di suo iniziato una catena. Un processo chimico che, mettendo insieme tanti io e tanti tu, ci fa tutti insieme desiderare di essere”!
Il quarantennale, con incontri e testimonianze, con una magnifica torta e un brindisi, sarà dunque celebrato domenica 29 marzo, dalle 18, presso il Teatro di via Terme Romane, a Formia, con tanto di presentazione del libro che –a detta dei più- si presenta davvero bello e da leggere tutto d’un fiato!
La vitamina D è importante per la salute del nostro organismo, ma come possiamo integrarla…
Poste Italiane offre uno sconto del 10% ai nuovi clienti alla sottoscrizione di un nuovo…
In inverno non ne abbiamo mai abbastanza di maglioni: ecco un trucco per salvare i…
La spesa delle festività di Natale può essere un incubo per il portafoglio: come risparmiare…
Fare i regali di Natale può essere una spesa non da poco: con meno di…
Due nuovi capitoli per l'iconico capolavoro di Denzel Washington: l'annuncio che entusiasma i fan. Non…