Un Canadair, due elicotteri, gli agenti del CFS di Itri, agli ordini del comandante facente funzioni Emilio L’amante, e i volontari della protezione civile di Fondi, “Falchi Pronto intervento” del presidente Mario Marino, hanno dovuto impegnarsi in un duro lavoro di spegnimento dell’ennesimo incendio appiccato su monte Arcano, alla cui sommità sorge il santuario della Madonna della Rocca, la Vergine tanto venerata dai Fondani e dagli abitanti dei centri limitrofi. Da ben cinque inneschi, appiccati a mezza costa, sono partite, nella mattinata, alte fiamme che il vento e il sottobosco reso secco dal gran caldo, hanno favorito nella loro rapida espansione. Non potendosi accostare alle fiamme con gli scudisci per via anche dell’altezza della vegetazione interessata dal fronte delle fiamme gli operatori hanno dovuto supportare da terra il lavoro svolto fino al pomeriggio, dai tre mezzi aerei impegnati a bloccare il fuoco in salita, e perciò verso il santuario mariano, e quello in discesa, dove avrebbe puntato sulle vicine abitazioni. Quello di ieri è stato il reiterato tentativo di aggredire la montagna con il fuoco, il secondo in tredici giorni, nonostante l’allentamento della calura che aveva registrato fino a pochi giorni fa picchi spaventosamente elevati. Per fortuna non si sono registrati danni a persone, abitazioni o strutture, oltre alla comprensibile apprensione per il santuario della Madonna cui sono rivolti i cuori degli abitanti di Fondi e della Piana.