Ci sono sette cattive abitudini che paralizzano le persone e impediscono loro di avere successo e di andare avanti nella vita.
C’è una linea sottile, spiega Lachlan Brown sul sito Small Business Bonfire, che separa il successo dall’insuccesso. Questa sorta di frattura spesso e volentieri non nasce da un destino ineluttabile o da qualche carisma particolare che gli uni possiedono e gli altri no, quanto da abitudini sbagliate, da modelli di comportamento che frenano anziché spronare.
Brown paragona le abitudini a barriere invisibili che da un lato ostacolano il progresso personale e dall’altro illudono le persone sui loro sforzi. In sostanza le abitudini sbagliate inducono solo a autoboicottarsi e non fanno mai progredire. Sono dei fattori bloccanti in altre parole. Ce ne sono ben 7 che impediscono alle persone di avere successo e di andare avanti nella vita.
Le 7 abitudini delle persone di insuccesso
La prima abitudine negativa delle persone senza successo consiste nell‘evitare sempre di assumersi della responsabilità addossando agli altri la colpa dei propri fallimenti. Questa abitudine impedisce di crescere umanamente e professionalmente perché non permette di migliorarsi imparando dai propri errori.
Stesso discorso per l’abitudine di evitare costantemente le sfide, il che significa precludersi ogni opportunità per mettersi alla prova e imparare a affrontare gli ostacoli (il modo migliore per non superarli mai). Anche non porsi mai obiettivi stimolanti non aiuta a migliorare le proprie prestazioni. Fissarsi obiettivi chiari e ambiziosi aumenta le nostre possibilità di successo.
La quarta abitudine negativa sta nel rimandare sempre a più tardi quel che potremmo benissimo fare adesso. Procrastinare costantemente è un grande classico. Ma serve solo a trasformare in “non farò mai” i “farò dopo” mettendo in secondo piano gli impegni e i compiti importanti. Rimandare sempre a domani fa svanire le opportunità di oggi.
Anche concentrarsi soltanto sugli aspetti negativi ha un solo effetto: la paralisi, tipico esito di chi tende a ingigantire i propri fallimenti e a minimizzare i propri successi. Questa mentalità negativa porta solo a ristagnare in una palude di insicurezza e paura. E per giunta impedisce di usare gli insuccessi come trampolino di lancio per migliorarsi.
Chi ha insuccesso ha anche una sesta pessima abitudine: non valorizza il suo tempo, che spesso e volentieri va sprecato perdendosi dietro a banalità, insulsaggini o ad altre attività improduttive che non portano da nessuna parte e non fanno crescere. Infine, il settimo peccato originale degli individui senza successo – il più paralizzante di tutti – è di non credere in sé stessi.
Avere fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità è la base di ogni successo: è la fiamma che alimenta i desideri, ispira le azioni e dà forza per resistere nelle difficoltà. Anche il talento non basta quando dentro di noi diamo ospitalità a una sfiducia generalizzata nei nostri stessi confronti. Anche perché la vita non ci farà nessuno sconto.