L’idea di fondo dei Beatles per l’album “Let It Be” era quella usata già nel primo disco “Please Please Me“, abbandonare le strumentazioni elettroniche e le sovraincisioni a vantaggio delle registrazioni in presa diretta.
Durante le registrazioni del disco George Harrison abbandonò momentaneamente il gruppo in seguito a una discussione con Paul McCartney dato anche dal fatto che furono scartati quasi tutti i suoi brani.
Nel corso delle prove, quello che doveva essere l’evento live conclusivo si trasformò in una performance tenutasi il 30 gennaio 1969 sul tetto dell’edificio di Savile Row, sede della Apple, etichetta di proprietà degli stessi Beatles.
Terminate le registrazioni i Beatles erano totalmente insoddisfatti del risultato e dopo vari tentativi di missaggio deciso di chiamare Phil Spector, famoso per il suo “Wall of Sound” (letteralmente muro di suono), una tecnica di registrazione che consisteva in un effetto denso e con forte riverbero, e finalmente l’album prese forma ed uscì l’8 Maggio del 1970.
A cura di Luigi Marcelli