Come liberare la mente dai pensieri ossessivi e ricorrenti. Le tecniche tradizionali giapponesi per intervenire efficacemente.
La cultura tradizionale giapponese ha tra le sue radici culturali le ricerca della consapevolezza e dell’equilibrio. Anche nelle piccole e semplici attività quotidiane si può trovare un senso profondo di comunione e vicinanza con il mondo. Ciò allontana il senso di isolamento e i pensieri troppo egocentrici.
Dunque è possibile attingere alle tradizioni nipponiche per ricercare dei modi efficaci per intervenire nel ciclo dei pensieri ossessivi e ricorrenti che determinano sofferenza psichica e fisica. Con una maggiore consapevolezza ed equilibrio è possibile allontanare il pensiero eccessivo che crea stress e inutile tensione, per aprirsi maggiormente alle esperienze di tutti i giorni con maggio calma, chiarezza e disponibilità.
Pratiche giapponesi per la mente
Si può cominciare dal kaizen cioè dai piccoli miglioramenti. Si devono incoraggiare i piccoli miglioramenti coerenti piuttosto che i grandi obiettivi. Questo rende possibile passare dai problemi alle soluzioni, concentrandosi su attività come il respiro profondo o il riordino si abitua la mente a concentrarsi su piccoli passaggi efficaci.
C’è poi lo shinrin-yoku, cioè il bagno nella foresta. La natura, anche un semplice parco con alberi e foglie aiuta a schiarire la mente e a offrire prospettive diverse. Abbiamo poi lo zazen, l’antica tradizione zen della meditazione giapponese. Sedersi e meditare, osservando i propri pensieri senza giudizio, in silenzio e immobili per scoprire l’equilibrio dell’esistenza per quello che è.
Wabi-sabi, cioè abbracciare l’imperfezione, Lasciare andare l’idea del perfezionismo, che non è la perfezione dell’esistenza, accettando i cambiamenti e le imperfezioni, trovando così bellezza e semplicità. Abbandonare la ricerca impossibile della perfezione estetica, materiale, mentale apre lo spirito al presente, riducendo lo stress e le tensioni emotive di una ricerca impossibile.
Ecco poi kintsugi, cioè la guarigione attraverso l’accettazione. L’arte di riparare i vasi rotto con l’oro insegna ad accogliere e accettare i difetti. Questa tecnica dà modo di vedere i problemi come opportunità di crescita senza pensarle in maniera eccessiva. Ikigai, ritrovare il proprio scopo. Scoprire cioè le proprie passioni ed emozioni, aiuta a delineare il senso e lo scopo delle cose, aumentando la concentrazione.
Ci si allontana così da pensieri e preoccupazioni negative. Oubaitori, cioè rispettare il proprio viaggio. Bisogna evitare i confronti e accettare il proprio percorso unico. Gli alberi fioriscono secondo i loro ritmi, così rispettare i propri tempi insegna la calma e riduce lo stress. Infine misogi, i rituali di purificazione tradizionali nell’acqua rinfrescano la mente, aiutando a eliminare stress e pensieri negativi.