Il primo marzo alle 18 nella sala del Teatro Bertolt Brecht di Formia si concluderà il ciclo di incontri dal titolo “Parole sotto lo schermo” promossi dal collettivo formiamo intitolato al grande drammaturgo tedesco e dall’Associazione culturale Fuori Quadro.
A chiudere in bellezza sarà Edoardo Zaccagnini, responsabile dell’Osservatorio italiano di Close-up di Roma, con una carrellata sulle pellicole del cinema italiano che hanno raccontato la televisione.
Bukowski la riteneva capace di tenere unite molte più coppie di quanto non facessero i bambini o la chiesa. Flaiano la paragonava ai sonniferi: “Fanno dormire ma lasciano sempre insoddisfatti”. Groucho Marx la trovava molto istruttiva, perché ogni volta che qualcuno l’accendeva, lui se ne andava nell’altra stanza a leggere un libro. Cos’è? E’ la TV La vecchia cara, amata e odiata televisione. Il cinema italiano l’ha raccontata dalla sua nascita ai giorni nostri. Qualche volta con affetto, più spesso con diffidenza e risentimento. Quel che conta è che oggi, grazie a molti frammenti di film differenti (popolari e d’autore) è possibile ricostruire questa storia italiana di immagini in movimento dentro una scatola pian piano sempre più grande e sempre più piatta.
I suoi primi sessant’anni… Sessant’anni di televisione in un’ora e mezza abbondante di sequenze cinematografiche alternate a racconti, spiegazioni, aneddoti e curiosità. Dal 1954 ai giorni nostri, omaggiando il nostro cinema e raccontando con leggerezza cosa è stata e come è cambiata la tv alla vigilia del suo sessantesimo compleanno.