Nella seduta di mercoledì sera il Consiglio Comunale di Formia ha approvato il Piano di Protezione Civile, colmando una carenza strutturale e organizzativa che si trascina dall’ormai lontano 1998.
Il documento pianifica la gestione delle emergenze sulla base delle attuali conoscenze dei rischi di un territorio straordinariamente vario dal punto di vista geomorfologico e geologico. Il piano votato dal Consiglio Comunale elenca tali caratteristiche, censisce le sedi comunali, le infrastrutture e le risorse idriche. Elabora e codifica i dati climatici, fissa gli obiettivi da conseguire per garantire una risposta ordinata in caso di emergenza, a salvaguardia della popolazione e del territorio. Allo stesso modo, elenca le competenze del Sindaco e del Comune in tema di protezione civile; fissa i protocolli d’intervento in caso di emergenza (alluvioni, inondazioni, esondazioni, terremoti, tempeste, mareggiate, ritrovamento di ordigni bellici, ondate di calore, incendi); propone la modulistica per attivare tempestivamente le procedure di allarme; circoscrive la rete di rapporti con le forze di protezione civile e in particolare con il “Ver Sud Pontino”; definisce le funzioni di supporto tecnico-operativo nel campo sanitario, della fornitura di materiali e mezzi d’intervento; censisce le risorse umane (personale comunale e scolastico); fa l’elenco degli automezzi attivabili, delle società ed imprese private che potrebbero metterli a disposizione in caso di emergenza; individua i locali e i magazzini per la raccolta di viveri e beni di prima necessità.
Il Piano di Protezione Civile individua anche le aree di attesa ed ammassamento delle persone in caso di evacuazione (piazzale Vespucci, porticciolo Caposele, Molo Azzurra, area mercatale di via Olivastro Spaventola, stadio Nicola Perrone, campo sportivo di Castellonorato, parcheggi area Coni, ex Seven Up e centro commerciale Itaca, piazza centrale di Penitro), gli edifici strategici (ciascuno munito di scheda anagrafica e planimetria) e le strutture di assistenza medica.
Il Piano è necessariamente concepito come uno strumento in divenire, calibrato sulle esigenze del territorio. Per questo ogni due anni sarà sottoposto ad aggiornamento complessivo che dovrà essere approvato formalmente dal Sindaco e comunicato ai soggetti interessati.
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