Un panorama davvero mozzafiato: ecco il vero tesoro offerto dal tempio di Gaeta, una struttura che tutti dovrebbero visitare.
Gaeta offre diversi punti panoramici di grande impatto. Si parla spesso del belvedere del santuario della S.S. Trinità della Montagna Spaccata, lo spiazzo che si apre di fronte a una vista spettacolare sulla spiaggia di Serapo e sulla città nuova. Partendo dal santuario della Montagna Spaccata, è poi possibile intraprendere un sentiero che porta su un altro belvedere situato lungo la falesia con vista sulle acque del Tirreno da una posizione strategica a picco sulla parete verticale.
Da altri luoghi è invece possibile ottenere una vista panoramica non solo sul mare ma anche sulla città. Per esempio, dalla batteria anulare o dalla statua di santa Maria Ausiliatrice. E poi c’è il panorama donato da un noto tempio posto in cima a una collina: una vista mozzafiato su buona parte del Golfo.
La prospettiva punta verso la baia e permette di inquadrare acque cristalline del Tirreno, parte della costa frastagliata, con le spiagge sabbiose e le antiche mura della città che si articolano lungo il litorale. E nelle giornate più limpide, come sanno bene i gaetani, è possibile gettare lo sguardo incantato fino alle isole Pontine sul limite della linea dell’orizzonte.
Il tempio in questione si trova nella parte vecchia di Gaeta, in posizione dominante, ed è un grande esempio di bellezza architettonica, caratterizzata da un infinito potere evocativo storico e spirituale. Con una sorpresa finale, che è appunto il dono del panorama mozzafiato sul Golfo di Gaeta.
La struttura imponente fu edificata nel XIII secolo, e si presenta oggi in uno stile neogotico assai affascinante. La facciata con pinnacoli e grande rosone centrale cattura subito l’attenzione. All’interno, continua il suggestivo spettacolo, con gli affreschi e le sculture che raccontano di spiritualità e storia. Poi, uscendo dall’edificio, c’è il panorama…
Il panorama donato dal Tempio di San Francesco a Gaeta: come arrivarci
Dall’alto della collina su cui si erge, il tempio si pone di fronte a una vista panoramica sul Golfo di Gaeta, con il mare che si estende pieno di fascino all’orizzonte e la città che si snoda come una cornice ai suoi piedi. E non stupisce che tale vista abbia potuto ispirare anche San Francesco d’Assisi. Il santo umbro dimorò a Gaeta e questo tempio è a lui dedicato proprio per testimoniare il legame tra il territorio e la spiritualità francescana.
La costruzione del tempio fu voluta dal re Carlo II D’Angiò come grande edificio gotico a tre grandi navate. Negli anni, il tempio si riempì di meravigliose opere d’arte, come quelle di Girolamo Imparato, Francesco Solimena e di Giovanni da Gaeta (tutte opere oggi custodite presso il Museo Diocesano di Gaeta).
La chiesa fu progressivamente abbandonata, e dopo l’arrivo dei Napoleonici cadde in rovina. Fu papa Pio IX a chiedere ai Borboni di restaurare il complesso. E re Ferdinando II lo accontentò dando forma al tempio in stile neogotico che oggi si ammira sulla collina della città. Per poter ammirare tempio e panorama basta raggiungere il centro storico di Gaeta, la città vecchia, e seguire la stradina in salita che conduce alla struttura.