A Gaeta il sosia di Benitez

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Lo osservi da poco distante e pensi che a servirti il caffè sia proprio lui, Rafa Benitez. Invece è Sergio Vulcano, barista napoletano di 47 anni, una marcata somiglianza con l’allenatore del Napoli. “Me l’avevano già detto in passato, però dopo l’arrivo del tecnico spagnolo sulla panchina azzurra le richieste di fotografie e autografi sono decisamente aumentate”.

È iniziato tutto quest’estate, a Gaeta. “Un uomo si avvicinò con un quotidiano sotto il braccio e mi chiese se fossi Benitez. Mi fissava da giorni, alla fine non seppe resistere”. Non è il solo ad esserci cascato. “Una mattina, all’alba, una volante della polizia mi lampeggiò: ciao mister!”.

Non è difficile confondersi, Vulcano ha qualche chilo in meno e i tratti fisici tipicamente napoletani, ma potrebbe essere il fratello gemello di Benitez. “Non è un fastidio, mi presto volentieri al gioco anche se spesso mi sento osservato. D’altronde lavoro a contatto con le persone, prima di iniziare al bar Mexico di piazza Garibaldi, dove il presidente De Laurentiis venne a prendersi un caffè la notte del trionfo in Coppa Italia, ho lavorato in pizzeria. E poi Benitez mi sembra una persona perbene e un allenatore pacato. Mi ricorda Marchesi, per la città è il miglior profilo possibile perché qui basta poco esaltarsi o deprimersi: un po’ di equilibrio non guasta”.

E con lui, il Napoli brilla. “Finalmente vediamo un bel calcio, uno spettacolo per noi appassionati. Negli ultimi anni si era badato soprattutto alla fase difensiva, mi sembra che lo spagnolo abbia cambiato la mentalità della squadra”.

Con il mister ha un altro aspetto in comune. “Sono “malato” di calcio, ero al San Paolo per il match col Marsiglia mercoledì scorso e a Stoccarda per la finale di Coppa Uefa, nel 1989. Non chiedetemi neanche chi sia stato il migliore, chi ha visto Maradona già conosce la risposta”. Sorride, le gote si fanno un po’ rosse: sicuri che Benitez non abbia un gemello?

Fonte Napoli Magazine

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