A Gaeta la comunità ebraica di Roma: “Per creare un futuro migliore, non dimentichiamo il passato”

Una grande partecipazione emotiva di tutti i presenti al convegno svoltosi presso la parrocchia di Santo Stefano a Gaeta mercoledì 7 febbraio, con esponenti della comunità ebraica di Roma, nell’ascoltare testimonianze e ricordi. Il filo d’oro della serata e della successiva mattina trascorsa con gli allievi della scuola media Carducci, del Liceo Scientifico e del Nautico è stato l’invito-appello “Per non dimenticare”! L’emozione si poteva toccare con mano durante i racconti di chi ha vissuto in prima persona i tragici eventi conseguenti le leggi razziali. Certi

che “Il bene vince sul male”, come ha esordito Don Stefano Castaldi all’inizio dell’incontro, hanno portato la loro testimonianza, Gabriele Sonnino, il ‘bambino salvato da lattaio Francesco Nardecchia, Rina Menasci Pavoncello che, grazie alla determinazione della sua mamma e all’aiuto di alcuni vicini, è scampata con i suoi fratelli al rastrellamento del Ghetto del 16 ottobre 1943, e, infine, Natan Orvieto, salvato, con la sua famiglia, da don Gaetano Tantalo. La

conversazione è stata condotta da Georges De Canino artista e storico della Memoria. Di queste due intense giornate resta la consapevolezza che l’unico antidoto alla paura e alla violenza è la conoscenza e il dialogo. Ciò che accadde non si ripeterà. I semi di bene gettati, invece, cresceranno. “Per non dimenticare!”

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