A Gaeta le opere cinquecentesche di Scipione Pulzone

20130625-124309.jpgIl Museo Diocesano di Gaeta ospita, dal 27
giugno al 27 ottobre, la prima mostra interamente dedicata alla
produzione artistica del maestro Gaetano Scipione Pulzone (1540 ca.
Gaeta – 1598 Roma) si confronta con il territorio di origine del
pittore.
Sono stati eccezionalmente ottenuti prestiti dal Metropolitan
Museum of Art di New York, dalle Trafalgar Galleries di Londra, dal
Kunsthistorisches Museum di Vienna, dal Museo del Patriarca Real
Colegio y Seminario de Corpus Christi de Valencia, dal Muse’e du Temps
di Besançon, dal Museo de la Colegiata di Castrojeriz (Burgos), dalla
Galleria degli Uffizi e dal Palazzo Pitti di Firenze, dalle Gallerie
del Polo museale romano.
La mostra ‘Scipione Pulzone. Da Gaeta a Roma alle Corti europee’, a
cura di Alessandra Acconci e Anna Imponente, e’ presentata in
collaborazione con la Presidenza del Consiglio della Regione Lazio, il
Comune di Gaeta e la societa’ di servizi Munus, presso il Museo
Diocesano di Gaeta. Con questa esposizione la Soprintendenza per i
Beni Storico Artistici ed Etnoantropologici del Lazio, diretta da Anna
Imponente, si pone l’obiettivo di indirizzare il pubblico verso la
scoperta e la migliore valorizzazione della realta’ artistica del
territorio laziale attraverso alcuni dei piu’ importanti capolavori,
presentandoli nell’ambito di un’esposizione monografica pensata come
iniziativa dal taglio scientifico e nel contempo divulgativo.
Il progetto espositivo si articola in sei distinte sezioni. La prima
e’ dedicata agli esordi e comprende quattro dipinti d’eta’ giovanile.
A seguire, la sezione dedicata alle opere realizzate su commissione
dei Medici e ai ritratti di alcune gentildonne che rappresentano al
meglio il genere pittorico nel quale Scipione diede prove che gli
valsero il riconoscimento da parte delle piu’ esigenti cerchie
dell’e’lite sociale del tempo.
La terza sezione, la Nuova Icona, rappresenta la nuova tipologia di
icona devozionale di grande successo, inaugurata da Pulzone, tanto da
aver stimolato una numerosa serie di repliche e copie. Si tratta di un
insieme di dipinti -in diversi casi restaurati per l’occasione
espositiva- mai apparsi in pubblico. La quarta sezione, dedicata alla
produzione di arte sacra qualifica Pulzone come apprezzato interprete
dei princi’pi ideali ed estetici della Controriforma.
La quinta sezione riguarda la committenza della famiglia Colonna dalla
quale e’ giunta la piu’ convinta adesione alla mostra con il prestito
eccezionale del Ritratto di Marcantonio II Colonna. Infine nella sesta
sezione, dedicata ai ritratti di Papi e cardinali, si e’ evidenziata
la fama conquistata da Scipione, e mantenuta per gli ultimi tre
decenni del XVI secolo, secondo la quale egli era il piu’ bravo e
ammirato pittore di ritratti, tanto da ricevere la commissione delle
immagini ufficiali di quattro pontefici.
L’esposizione offre l’opportunita’ di ammirare dipinti firmati e
datati, riuniti e messi a confronto per la prima volta secondo il
criterio tematico e cronologico, insieme alle opere di incerta
attribuzione per una stimolante occasione di vaglio critico.

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