L’Amministrazione Mitrano risolve un’altra questione che si trascina da anni: questa mattina è stato licenziata l’ordinanza per la tutela della salute pubblica, che consente la vendita di piccoli quantitativi di prodotto ittico venduto direttamente dal peschereccio o dal barchino al consumatore, purché non superino un valore pari a 50 euro al giorno per consumatore finale. All’incontro, presieduto dal sindaco Cosmo Mitrano, hanno partecipato rappresentanti del Comune, Capitaneria di Porto, Ausl di Latina e delle confcooperative della pesca con l’obiettivo di regolamentare la vendita di piccole quantità di pesce direttamente da pescatore al consumatore. Il sindaco Mitrano ha ringraziato per la proficua collaborazione i rappresentanti degli enti coinvolti nella soluzione di questo annoso problema, unitamente ai suoi delegati ed esperti del settore Amerigo Rossetti e Pietro Salipante. I quali hanno condiviso con il primo cittadino la soddisfazione che lo stesso Mitrano ha espresso per il traguardo raggiunto «non solo perché per la prima volta viene disciplinato un settore che da anni è stato sottovalutato dalle varie Amministrazioni civiche, ma principalmente perché questo tipo di vendita assume una rilevanza sociale dal momento che favorisce l’acquisto di pesce fresco da parte di nuclei familiari e persone meno abbienti». L’ordinanza, che andrà in vigore da lunedì 17 febbraio, disciplina anche le fasce orarie. I «piccoli quantitativi» di prodotto fresco della pesca devono essere venduti nell’arco nei seguenti periodi: ottobre-marzo dalle ore 16:00 alle 18:00; aprile-settembre dalle ore 16:30 alle ore 19:00. L’Autorità Portuale Civitavecchia-Fiumicino-Gaeta, al fine di garantire la sicurezza degli acquirenti sulla banchina prospiciente l’ormeggio dei barchini/motopescherecci dovrà delimitare, con una linea gialla invalicabile, la fascia di sicurezza e dovrà collocare apposita segnaletica verticale per indicare il divieto di superamento di detta striscia gialla.