Si è svolto presso l’Aula Consiliare del Comune di Gaeta l’incontro conclusivo del progetto “A scuola di Ripar-Azioni”, promosso dalla cooperativa CRISI Scarl Onlus nell’ambito dell’iniziativa nazionale della “Rete delle Scuole Riparative” con il patrocinio del Ministero della Giustizia, Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità – ufficio locale penale esterno di Latina.
Il percorso ha coinvolto le terze classi degli Istituti Comprensivi “Carducci” e “Principe Amedeo”, con l’obiettivo di diffondere tra i giovani la cultura della Riparazione, fornendo loro gli strumenti e indicando le modalità attraverso cui porre rimedio alle azioni negative intervenendo sulle relazioni umane.
Presenti il Sindaco Cristian Leccese, il Consigliere con delega alla Pubblica Istruzione, Gianna Conte, i dirigenti degli Istituti Comprensivi “Carducci”, Stefania Geremicca, e “Principe Amedeo”, Carla Cantelli, il Direttore U.L.E.P.E. di Latina, Sabrina Tola, e la dott.ssa Sabrina Mazzante; collegata in videocall, la Vicepresidente della Cooperativa C.R.I.S.I., Ilaria De Vanna, esperta di giustizia riparativa e qualified trainer per lo European Forum for Restorative Justice; i Giudici di Pace dell’Ufficio di Gaeta, Cecilia Bonacci e Sabrina Scappaticcio, e gli avvocati che hanno curato realizzato il progetto, Roberta Castini, Monica Costa e Giuseppina Cupolino.
Un percorso formativo già iniziato lo scorso anno, durante il quale gli alunni si sono messi in gioco mediante laboratori esperienziali, parlando di gestione del conflitto ma soprattutto di “Riparazione”, di cura delle relazioni umane, di responsabilità delle proprie azioni e del sentire la responsabilità di riparare un danno, partendo dalla conoscenza e dai valori della Giustizia Riparativa.
L’intento è stato il diffondere tra i giovani la cultura della Riparazione, affinché prendano consapevolezza di come alcuni comportamenti, che possono concretizzarsi in violazioni di norme giuridiche, possono creare anche danni invisibili alle persone coinvolte e alla comunità, e devono quindi essere riparati: fornendo gli strumenti e indicando le modalità attraverso cui porre rimedio alle azioni negative, intervenendo sulle relazioni umane e sul dolore provocato al danneggiato, andando a curare le sue ferite. Da qui il nome “A scuola di Ripar-azioni”, per mettere in campo i protagonisti impegnati a riparare il danno causato al prossimo e alla collettività.
Nel corso dell’incontro, è stato consegnato al Sindaco Leccese e alle Dirigenti Scolastiche, Cantelli e Geremicca, il “Manifesto per la cultura della Riparazione”, nel quale vengono annoverati i valori della Giustizia Riparativa. Inoltre, gli alunni di ciascuna classe hanno presentato lavori artistici, cartelloni, video e un sito internet, ideato da loro, dedicato alla “Riparazione”, che, come annunciato dalla dott.ssa Ilaria De Vanna, diventerà il portale ufficiale in materia di Riparazione della Cooperativa CRISI Scarl Onlus.
Il Sindaco Leccese ha sostenuto sin da subito l’idea di poter continuare a realizzare l’importante momento di formazione per i ragazzi della nostra città, già iniziato lo scorso anno dalla precedente Amministrazione con il progetto “mediazione e risoluzione del conflitto”, nell’ottica di una più ampia diffusione della cultura della mediazione e della riparazione.
A tal riguardo, la Consigliera delegata alla Pubblica istruzione, Gianna Conte, ha dichiarato: «Anche quest’anno abbiamo intrapreso un percorso formativo importante in favore dei giovani e degli adulti della nostra città, che tenendo conto delle esigenze, del contesto culturale del nostro territorio e dei tempi in cui viviamo, si sofferma sulla cura delle relazioni umane attraverso l’approfondimento dei punti innovativi della giustizia riparativa già accennati lo scorso anno, per continuare ad aprire buone strade per il futuro delle nuove generazioni del nostro territorio. Un particolare ringraziamento deve essere rivolto ai Dirigenti degli Istituti scolastici di Gaeta, che hanno guardato con favore la realizzazione del progetto nelle proprie scuole».
«Il progetto – aggiunge l’avv. Roberta Castini, curatrice dei laboratori esperienziali – si pone in linea con la Direttiva Europea 2012/297/UE, che obbliga gli Stati membri a dare attuazione alla giustizia riparativa e alla recente “Riforma Cartabia” (D.Lgl. 10.10.2022 n.150) rivolta a promuovere attività sociali e culturali che possano portare alla più ampia diffusione soprattutto tra i giovani del nuovo concetto di giustizia riparativa che si affianca a quello tradizionale. Non una giustizia con la spada e la bilancia, ma con ago e filo che ricuce i vissuti e le relazioni lacerate. Il nostro obiettivo è di trasmettere ai ragazzi la consapevolezza delle proprie azioni e la responsabilità di riparare un danno, condurli per mano a ricucire le lacerazioni nelle relazioni personali e ricostruire la possibilità di una buona convivenza, individuando le azioni che possono essere messe in campo dai protagonisti del progetto. Il Comune di Gaeta ancora una volta si pone in prima linea nella realizzazione di progetti che hanno quale obiettivo la costruzione per i nostri giovani di un futuro in un modo migliore».
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