Poco più che ventenne è fuggito dal Togo e, dopo un viaggio lungo e pieno di insidie, è approdato in Italia come profugo. E’ Felix Adado, oggi poeta, mediatore culturale, interprete, autore di progetti per le scuole e… gaetano.
“Quando sono a Gaeta mi sento così a casa che non considero casa nessun altro posto al mondo, neanche il luogo dove sono nato”.
E’ il 2003 quando decide di scappare dal suo villaggio in Togo e da un padre che lo aveva ripudiato. Prima i campi profughi in Ghana, l’elemosina nelle strade africane, poi più di 700km a piedi tra le foreste e, infine, l’arrivo da clandestino in Italia, a gennaio del 2005, con passaporto e documenti falsi.
“Sono andato in questura per chiedere l’asilo politico ma non mi è mai stato riconosciuto. Inizialmente ho pensato di andarmene in Francia, poi ho iniziato a capire il senso delle parole e mi è venuta voglia di studiare ed imparare la splendida lingua italiana”. Vinta una borsa di studio per l’Università di Padova Felix si è, così, trasferito nella città veneta per approfondire la conoscenza dell’italiano, che lo ha poi portato a un futuro da traduttore e mediatore culturale per il Ministero degli Esteri.
“Non avevo un lavoro, non avevo una casa, non avevo una vita. Dormivo per strada, sui pullman, nelle stazioni ferroviarie. Poi un giorno ho preso una penna in mano e ho iniziato a scrivere la mia prima poesia, intitolata La mia strada. Scrivo perché quello che è successo a me non deve più succedere, e perché non succeda più è necessario comunicarlo in un modo particolare, un modo che colpisca al cuore le persone e le cambi per sempre”.
Le poesie di Felix hanno colpito in primis la giornalista Sandra Cervone, curatrice della collezione “Perle nell’onda”, che affascinata dalla genuinità e dall’innovazione del giovane togolese ha deciso di pubblicare le sue parole intrise di speranza.
Le poesie di Felix, nate dal dolore e dall’amore per la lingua italiana hanno preso un percorso loro. Oggi sono materiale di studio del progetto “Uni-verso integrato” che Felix Adado porta avanti nelle scuole di Gaeta: un progetto, finanziato dal Comune pontino, rivolto ai ragazzi delle scuole medie primarie, per insegnare loro il concetto e il valore dell’integrazione. Moduli d’insegnamenti dalle ampie potenzialità -da Lampedusa all’immigrazione, dall’asilo politico all’integrazione- accolti, dopo Gaeta, dalle scuole di Itri e, chissà, prossimamente anche da quelle di Formia e di Fondi.
Per il suo impegno sociale e culturale, lo scorso 15 giugno Felix ha ricevuto a Pozzuoli il prestigioso Premio Internazionale “Sebetia-Ter 2013″.
Ma non finisce qua. La storia di Felix Adado sarà la protagonista della trasmissione “Sconosciuti” su Rai3, giovedì prossimo, 24 ottobre, alle ore 20.15. Il nuovo format di Rai3, un docu-reality sulle persone comuni che raccontano la loro unicità fatta di piccoli gesti e di vicende quotidiane, giovedì racconterà la storia di Felix, una storia anti-crisi fatta di speranze e di successi. Da non perdere.