Stufe e camini, possiamo continuare a utilizzarli? Arriva la regolamentazione che stabilisce regole e multe salate per i trasgressori.
L’utilizzo di dispositivi in grado di regolare la temperatura interna degli ambienti domestici con l’arrivo della stagione invernale si dice assolutamente obbligatorio. Con il rigido calo delle temperature, in casa urge provvedere all’accensione dei riscaldamenti.
Chi però non dispone di un impianto di riscaldamento, opta per l’utilizzo di stufe e camini. Questi apparecchi sono molto utili per riscaldare casa in modo pratico e veloce. Tuttavia, il loro utilizzo può ahimè inficiare sulla qualità dell’aria che respiriamo. Ed è questo uno dei motivi che a portato diverse regioni italiane a prendere severi provvedimenti verso chi non rispetta queste specifiche regole nell’utilizzo di tali sistemi di riscaldamento.
Sebbene l’impiego di questi mezzi di trasmissione di calore sia considerato del tutto innocente da chi guarda a questi come strumenti atti a rendere la propria abitazione un posto più caldo e confortevole, è doveroso porre l’accento sui rischi che queste possono comportare sulla salute dell’uomo.
In generale, le polveri sottili generate dalle emissioni di stufe e camini rischiano di deteriorare in maniera significativa la qualità dell’aria che respiriamo. Motivo per il quale, in diverse regioni italiane come Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Toscana, sarebbero stati presi severi provvedimenti come sanzioni salatissime verso coloro che non rispettano determinate regole nell’installazione di tali dispositivi in ambienti domestici.
Dal 2018 sono diversi i divieti e le normative accorse a regolamentare l’impiego di stufe e camini in casa. In particolare, è assolutamente vietato installare generatori di calore con classe inferiore a 4 stelle; tutti coloro che posseggono generatori di classe 0,1,2 e al limite 3, sono chiamati a rispondere con il pagamento di una sanzione a partire da 500 euro e che potrebbe superare i 5mila.
Dal 15 ottobre 2024, il nuovo Piano Regionale atto a regolamentare gli Interventi mirati a preservare la qualità dell’aria ha stabilito che:
Tali regole ‘antinquinamento’ si ritengono essenziali per evitare un dannoso impatto ambientale, che a lungo andare potrebbe provocare ulteriori danni a un sistema che al momento si dice già precario.
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