“In questi giorni la società Acqualatina comincia a consegnare le prime fatture che, in parte o totalmente, contabilizzano il mese di novembre/dicembre 2019 e gennaio 2020”. Così Confconsumatori in una nota. “Gli utenti del sud pontino -continua- sono ben consapevoli, per averlo vissuto sulla propria pelle, che il territorio è stato afflitto dal gravissimo problema della torbidità con impossibilità di utilizzo del servizio per molti giorni e con l’emissione di numerosissime ordinanze di non potabilità dell’acqua da parte dei sindaci. Ricordiamo che Acqualatina è obbligata a fornire acqua potabile e a fatturare il relativo servizio. Sta accadendo però che il servizio fornito, almeno per i giorni coperti dalle ordinanze dei sindaci, non è conforme al contratto regolato dalle condizioni di fornitura e pertanto riteniamo che per i giorni di disservizio non sia dovuto alcun corrispettivo”.
Confconsumatori invita pertanto tutti gli utenti a richiedere formalmente lo storno delle fatture per la parte relativa ai giorni coperti dalle ordinanze di non potabilità del servizio.
“Chiediamo anche ai Sindaci del sud pontino -conclude Confconsumatori- di dare informazioni in merito allo stato di avanzamento delle attività poste in essere in sede di conferenza dei sindaci per deliberare la corresponsione di uno specifico indennizzo a carico di Acqualatina ed in favore delle utenze oggetto del disservizio”.
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