Addio ai fornelli a gas, arriva la conferma da parte di un nuovo studio: cosa useremo d’ora in poi al loro posto.
Gli italiani sono conosciuti in tutto il mondo per la passione per la cucina e le loro incredibili doti ai fornelli. Ciò che, però, nessuno immagina è che quest’attività può rivelarsi anche molto pericolosa. Basta infatti la minima distrazione per scottarsi o tagliarsi con qualche utensile.
Ma non è tutto perché un recente studio ha inoltre confermato che anche i tradizionali fornelli a gas possono causare una serie di danni alla salute dell’organismo. In pochi lo sanno, ma ci accorciano la vita ogni giorno di più.
Cerchiamo, quindi, di comprendere meglio quali rischi si corrono ad usarli e come li sostituiremo in futuro per metterci al riparo da possibili effetti indesiderati.
Addio ai fornelli a gas, lo conferma un nuovo studio: ci accorciano la vita
Come abbiamo anticipato poco fa, tra i vari pericoli che si possono correre in cucina c’è anche quello connesso all’utilizzo dei fornelli a gas. Oltre ad essere rischiosi per via del fuoco, tendono anche ad accorciarci la vita senza che noi nemmeno lo sappiamo.
A dimostrarlo sarebbe stato il recente studio Assessment of the health impacts and costs associated with indoor nitrogen dioxide exposure related to gas cooking in the European Union and the United Kingdom, condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università Jaume I in Spagna. Gli studiosi avrebbero di fatto scoperto che l’inquinamento causato dai fornelli a gas accorcia la vita di 12.706 italiani ogni anno. Un numero molto elevato soprattutto se lo si confronta con gli altri Paesi europei.
La ricerca ha preso in analisi le abitazioni di 14 Paesi, inclusa l’Italia, ed è emerso che in quasi tutti i casi i fumi emessi dai fornelli a gas, combinandosi con l’inquinamento atmosferico esterno, fanno superare le linee guida stabilite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per il biossido di azoto, un gas pericoloso per le vie respiratorie.
Lo studio rileva inoltre come in tutta l’Unione Europea sarebbero già morte 40.000 persone a causa di questo fenomeno. In particolare, sarebbero l’Italia, la Polonia, la Romania, la Francia e il Regno Unito i Paesi i più colpiti perché vi si utilizzano ancora i fornelli a gas nella maggior parte delle famiglie. La situazione si farebbe ancora più grave nelle abitazioni con scarsa ventilazione e durante le sessioni di cottura prolungate.
Sulla base dei dati raccolti, sono state elaborate delle mappe che rappresentano il livello di inquinamento indoor da biossido di azoto a livello regionale. Si stima inoltre che un terzo delle abitazioni europee cucini ancora con il gas con livelli più alti di NO₂ rispetto a quelli delle case dotate di un piano cottura a induzione. Per questo motivo nei prossimi anni l’Unione Europea favorirà la sostituzione del fornello a gas con quello ad induzione.