Ai domiciliari con hashish in casa torna in carcere, anzi no

Davide Artusa, il 29 enne di Latina, torna di nuovo a casa. Il Tribunale di Sorveglianza di Roma, infatti, nel corso dell’udienza di revoca del beneficio ha accolto la richiesta del difensore, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, di riammettere il giovane alla detenzione domiciliare dopo essere stato arrestato a Latina lo scorso 25 Febbraio dai carabinieri della sezione radiomobile della locale Compagnia, che davano esecuzione al provvedimento del Magistrato di Sorveglianza di Roma che disponeva la sospensione provvisoria della detenzione domiciliare con conseguente carcerazione.
In particolare il 25 febbraio scorso, gli stessi militari, nell’ambito di una perquisizione eseguita presso il domicilio del prevenuto, già agli arresti domiciliari, lo avevano sorpreso in possesso di un involucro contenente grammi 7,10 di hashish e di materiale per il taglio delle dosi.

“Nessuna attività di spaccio in corso, ha spiegato la difesa, ma la mera necessità del giovane di combattere gli attacchi di panico di cui soffre”.

Nonostante il parere negativo del Procuratore Generale, il Tribunale ha sciolto in queste ore la riserva e concesso di nuovo il beneficio domiciliare al giovane Artusa.

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