Prestigioso riconoscimento per il nuovo locale curato dallo chef Francesco Apreda.
“Al ristorante che, nel cuore dello straordinario centro storico di Gaeta, riesce a proporre una cucina creativa senza perdere di vista l’attenzione alle tradizioni del territorio”. E’ questa la motivazione con la quale la Guida di Repubblica dedicata ai ristoranti della costa laziale ha voluto attribuire il premio “Migliore Nuova Apertura” al Dolia di Gaeta.
Un importante riconoscimento che giunge a due mesi dall’inaugurazione di un locale che, in pochissimo tempo, è già diventato un preciso punto di riferimento per la ristorazione di questo bellissimo tratto di costa.
Nato dall’intuizione di una proprietà giovane e dinamica (Elena Di Palma, Rocco Toti e Benedetto Leone) che ha deciso di comporre un piccolo ma combattivo dream team molto legato al territorio.
A partire da Francesco Apreda, che qui svolge il ruolo di consulente ma in qualche modo anche di coach, per proseguire con lo chef Emilio Corrado e il maitre Paolo Terranova, tutti sono legati da radici comuni, essendosi formati presso l’alberghiero della vicinissima Formia.
“Dolia per tutti loro è una sorta di ritorno alle origini – spiega Elena Di Palma – e questo lo si vede anche e soprattutto dal piacere con il quale noi tutti stiamo affrontando questa bellissima avventura. Un’esperienza che ci sta dando grandi soddisfazioni perché la clientela ha percepito sin da subito la nostra filosofia e mostra di gradirla. E lo stesso vale per la critica di settore che ci sta dando veramente una grossa mano nel raccontare con estrema attenzione il nostro modo di fare ristorazione”.
Una ristorazione che, come spiegato nella motivazione del premio, si basa sul giusto mix tra creatività, passione per le eccellenze del territorio, cura per ogni singolo dettaglio. Il risultato è un menu che ogni giorno riesce a catturare l’attenzione di una clientela sempre più numerosa e appassionata. Molti dei quali si orientano sul menu degustazione “Viaggi e Miraggi di un Ritorno a Gaeta”, un percorso che si snoda attraverso un Carpaccio di Ricciola, Sesamo Piccante e Basilico per poi passare a un Sarago Fumè in Guazzetto di Mare, Sedano Bianco e Semi di Cipolla, proseguendo con dei Gobbetti Marinati, Mozzarella di Bufala a 38° e Friggitelli o Tagliolini Arsi alle Sarde, Scarola e Peperone Crusco. Per terminare con una spettacolare Pesca al Vino e Vaniglia ad opera della pastry chef Mariko Sato.
Il tutto impreziosito da una carta dei vini fuori dagli schemi, con una curatissima carta dei vini decisamente orientata verso il mondo bio e naturale e con una selezione di etichette in grado di soddisfare tutti i palati.