Porchetta e arrosticini battono il kebab. La predilezione dei consumatori romani e laziali per le tipicità alimentari della tradizione trova il giusto riconoscimento nella manovra 2018 che dà il via libera allo street food contadino. Gli agricoltori – commenta la Coldiretti del Lazio – potranno vendere direttamente i propri prodotti, anche derivati da processi di manipolazione o trasformazione e pronti per il consumo, anche in forma itinerante. Un sostegno prezioso per la promozione delle specialità tradizionali regionali e una innovazione legislativa che mette le aziende agricole locali nelle condizioni per diffondere la conoscenza e il consumo di quelle specialità che, per le loro caratteristiche, possono essere proposte anche per il consumo da passeggio. Una opportunità importante per i consumatori con 1 italiano su 2 (50%) che nell’ultimo anno ha mangiato cibo da strada. Ora si potrà acquistare direttamente da agricoltori e allevatori a garanzia della genuinità e della qualità, nel rispetto degli ingredienti e della vera tradizione Made in Italy. Un modo – ricorda Coldiretti – per difendere l’identità alimentare nazionale che rischia di sparire dalle strade, dalle piazze e dalle botteghe dei centri storici invase dal kebab, dal sushi, dalla frutta fuori stagione come le caldarroste congelate. Accogliere i turisti che affollano Roma e le più rinomate località del Lazio con un’offerta alimentare autenticamente locale significa non solo valorizzare l’identità culturale delle città, ma anche offrire ai visitatori un assaggio di quella autentica italianità gastronomica che i turisti stranieri si aspettano di trovare durante la loro permanenza nel nostro paese. Proprio la Capitale – aggiunge Coldiretti – sarà il nostro primo e più importante banco di prova perché è da qui che è partita la nostra rivoluzione del chilometro zero con l’apertura del mercato contadino del Circo Massimo e perché è qui che metteremo in campo, d’accordo con le istituzioni cittadine, la nostra piattaforma per restituire alle produzioni locali la centralità e la visibilità che meritano, anche perché cittadini e visitatori cercano soprattutto questi prodotti. Oltre al via libera al cibo da strada contadino nella manovra è stato confermato per gli agricoltori under 40 l’esonero triennale dal pagamento dei contributi previdenziali e una riduzione contributiva nel limite del 66% per il successivo anno e del 50% per l’ulteriore anno. Ok anche al bonus verde, ossia la detrazione ai fini Irpef del 36% delle spese per lavori di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici, immobili, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione nonché per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili – battaglia vinta dalla Coldiretti in favore di un settore strategico come il florovivaismo.