Al via ‘Ristoro Lazio Irap’: aiuti per 51milioni di euro

Continua l’interlocuzione di Confcommercio con la Regione Lazio per sostenere le imprese. Al via  ‘Ristoro Lazio Irap’: aiuti per 51milioni di euro
Trovate le risorse e condivisa con le  Associazioni la destinazione.Le risorse, a fondo perduto, serviranno per sostenere le micro, piccole e medie attività economiche dei settori più colpiti dalla crisi causata dall’emergenza sanitaria in corso e che in questi mesi hanno subito chiusure o limitazioni
Cinquantuno milioni per sostenere i settori più colpiti dalla crisi causata dall’emergenza sanitaria in corso e che in questi mesi hanno subito chiusure o limitazioni.  Il provvedimento è stato approvato  dalla Giunta Regionale del Lazio, su proposta dell’assessore allo Sviluppo Economico, Paolo Orneli, di concerto con il vicepresidente Daniele Leodori, e con l’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore. I fondi si  aggiungono  a quelli già stanziati negli ultimi 3 mesi: 15 milioni di indennizzi una tantum e a fondo perduto a titolari di licenze di taxi o di autorizzazioni per l’esercizio del servizio di Ncc, circa 35 milioni di euro dedicati al terzo settore e al sociale e 9 milioni di euro stanziati a favore della cultura e dello sport.
Saranno  erogati tramite un bando pubblicato da LazioCrea nelle prossime settimane le Mpmi (micro, piccole e medie imprese) appartenenti a 283 distinti codici Ateco: tutti quelli elencati nei DL Ristori bis e quater, ad eccezione di cinema, teatri, taxi e Ncc perché già ristorati con altre misure regionali ad hoc, e tutti quelli di: commercio all’ingrosso, commercio al dettaglio e servizi alla persona che sono stati chiusi dai decreti di marzo. L’importo del ristoro, un contributo a fondo perduto, fino a un massimo di 25 mila euro a impresa, sarà pari alla rata dell’acconto Irap 2020, originariamente dovuta dalle imprese entro il 30 novembre. Il riferimento alla rata Irap è pensato per rendere automatico il calcolo delle somme e più rapida la loro erogazione.
Le categorie interessatePiù in dettaglio, i ristori saranno destinati a pubblici esercizi, come ristoranti, bar, gelaterie, enoteche, pasticcerie, operatori del turismo, attività di organizzazione di convegni, fiere, feste, cerimonie, attività legate a tempo libero e benessere (discoteche, parchi tematici, centri benessere e termali), attività del settore della cultura come musei, servizi di biglietteria di eventi, noleggi di strutture e attrezzature per spettacoli e manifestazioni, biblioteche, giardini zoologici a eccezione di cinema e teatri per i quali la Regione ha già pubblicato due avvisi specifici, attività del settore dello sport che non abbiano già usufruito della specifica misura regionale per associazioni e società sportive dilettantistiche, attività del commercio, all’ingrosso e al dettaglio, chiuse dai decreti di marzo, oltre ad agenti e rappresentanti di commercio, attività di servizi alla persona (barbieri, parrucchieri, estetisti).
Previsti ristori anche per gli ambulantiDurante la stessa seduta di giunta è stata approvata anche una seconda delibera che concede contributi a fondo perduto per 1,5 milioni di euro a favore delle imprese del commercio su aree pubbliche (ambulanti) del settore non alimentare, ossia quelle la cui attività era stata limitata dalle ordinanze regionali del mese di novembre. I ristori, che potranno arrivare a un massimo di 600 euro, saranno erogati tramite un avviso pubblico che sarà predisposto e gestito da LazioCrea.Acampora: ” gioco di squadra essenziale per arginare almeno in parte gli effetti gravissimi sul sistema delle imprese dalla pandemia””Bene la concertazione con la Regione, ma bisogna fare ancora di più, la situazione è gravissima e occorrono maggiori aiuti,  indennizzi e  moratorie”

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