Si deve al fotografo Arthur Sasse il famosissimo scatto con cui venne catturata la simpatica espressione del fisico, Albert Einstein. La linguaccia del premio nobel campeggia assieme alla più famosa formula della fisica, che stabilisce l’equivalenza e il fattore di conversione tra l’energia e la massa di un sistema fisico enunciata nel 1905, su un francobollo emesso il 20 marzo dalla Bosnia ed Erzegovina. Il valore, dal facciale di 0,90 BAM, è completato da una lampadina accesa proprio a voler simboleggiare l’inventiva del fisico tedesco. Nell’anno in cui enunciò la formula raffigurata sul valore postale Einstein pubblicò tre studi teorici: il primo e più importante conteneva la prima esposizione completa della teoria della relatività ristretta; il secondo era relativo al moto browniano, destinato a confermare l’esistenza degli atomi, mentre il terzo studio riguardava l’interpretazione dell’effetto fotoelettrico, avanzando l’ipotesi della propagazione della luce mediante quanti discreti di energia (fotoni); proprio quest’ultimo gli valse il premio Nobel nel 1921. Emigrò negli USA dopo l’avvento al potere di Hitler, continuando ad insegnare all’Università di Princeton.
a cura di Alessandro Di Tucci