Casa Editrice: Nuova Ipsa Editore
Collana: Mnemosine
Genere: Romanzo storico
Pagine: 312
Prezzo: 18,00 €
Nel romanzo “Lina”, Alfredo Ingegno racconta una storia toccante e personale, che prende ispirazione dalle vite reali di sua madre, Lina, e di suo nonno, il commissario Bettino Giannetto.
Ambientato nel periodo tumultuoso del 1922, un momento cruciale della storia italiana, il libro ci porta al cuore di un’epoca segnata dalla salita al potere di Mussolini e dall’affermazione del regime fascista, in un contesto di oppressione e ingiustizie.
Il protagonista, Bettino Giannetto, si trova a vivere un dramma interiore. Pur essendo un funzionario del governo fascista, egli non condivide l’ideologia che è costretto a sostenere per via del suo ruolo. Il suo conflitto personale si manifesta in modo devastante quando è costretto a prendere una decisione difficile e disumana: abbandonare sua figlia in un brefotrofio per evitare lo scandalo di una relazione illegittima, una scelta dettata dalla rigida morale del tempo e dalle pressioni sociali.
La piccola Lina, frutto di quell’amore proibito, diventa così il fulcro di un profondo senso di colpa che perseguita Bettino per molti anni, portandolo a riflettere su tutte le sue scelte di vita. Attraverso la figura di Bettino, l’autore esplora il tema del rimorso e della redenzione, in un contesto storico che vede l’Italia alle prese con le miserie sociali, la guerra e l’insensatezza di un’ideologia totalitaria.
Il romanzo è un delicato intreccio di storie personali e vicende storiche che si muovono tra le due guerre mondiali, in un’Italia lacerata dalle lotte partigiane e dal peso delle responsabilità morali e politiche. Ingegno racconta con grande sensibilità il difficile cammino di un uomo che, dopo anni di tormento, cerca la redenzione e la possibilità di ricongiungersi con la figlia che ha dovuto abbandonare.
“Lina” non è solo un romanzo storico, ma anche una riflessione sulla capacità di affrontare i propri errori e sulla ricerca del perdono. È la storia di un uomo che, attraverso il suo dolore e le sue scelte sbagliate, trova infine la forza di ricostruire un legame perduto, mostrando che, nonostante le ombre del passato, è possibile ritrovare la luce.
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