Un cittadino in difficoltà scrive alla Procura di Cassino, esasperato dai continui allagamenti dovuti a infiltrazioni che invadono il suo appartamento posto al piano terra della centralissima Via Indipendenza a Gaeta.
L’abitazione sembrerebbe danneggiata, secondo quanto da lui dichiarato, dagli scarichi fognari abusivi di alcune abitazioni adiacenti che invadono i locali abitativi.
Attualmente il proprietario è stato costretto ad abbandonare l’abitazione.
Ecco il testo della lettera, comprensiva di “Omissis” inseriti a garanzia della privacy delle parti in questione.
ESPONGO QUANTO SEGUE
Dallo scorso dicembre 2017, in occasione di ogni precipitazione piovosa, si verificano gravi allagamenti all’interno della mia abitazione sita in Gaeta alla Via Indipendenza n. (OMISSIS), causati dal riempimento, e successiva infiltrazione di acqua tramite la pareti dell’edificio, di scolo di acque NON di mia pertinenza (il sottoscritto scarica le acque della propria abitazione direttamente nel sistema di raccolta fognario del Comune di Gaeta, posta su strada), ma provenienti da abitazioni confinanti. Trattasi, in particolare, di cavità posta in zona retrostante/adiacente al fabbricato.
Per le acque sporche che invadevano i locali della mia abitazione, scoprivo ictu oculi che tale cavità, da sempre destinata a convogliare acque piovane, veniva invece utilizzata quale “pozzo nero”: al riguardo, pur potendosi ipotizzare la responsabilità di uno o più dei proprietari confinanti, stante l’impossibilità di procedere autonomamente a rilevazione strumentale presso i singoli fabbricati, non era individuabile una precisa attribuzione.
Preciso che, in considerazione dei gravi danni venutisi a determinare (verbalizzati dai Vigili Urbani in data 02/01/2018) e dell’allarmante pericolo igienico-sanitario, mi sono visto costretto ad abbandonare l’abitazione.
Considerato che:
– A nulla sono valsi i tentativi verbali e per iscritto (anche tramite legale), operati presso i vicini, per invitarli ad attivarsi per accertare lo stato e la legittimità dei propri incanalamenti di acque;
– Un invito/diffida inoltrato al Comune di Gaeta e alla sede legale di Acqualatina è rimasto privo di riscontro;
– Successive, reiterate, richieste telefoniche di intervento al numero verde di Acqualatina producevano l’apertura di pratiche, e relativi numeri di protocollo, con sommario esame sul posto di tecnici incaricati che, in ogni occasione, prospettavano un ritorno sul posto per un fantomatico intervento tramite sonda e/o altra strumentazione che, puntualmente, non aveva luogo. Tutti gli interventi venivano poi chiusi dall’Ente senza spiegazione alcuna. Su tale comportamento dei tecnici Acqualatina può anche essere ascoltato, quale persona informata dei fatti, il Sig. (…OMISSIS);
– Una richiesta, formulata vie brevi ai Vigili del Fuoco, non è stata accolta;
– Una richiesta, sempre vie brevi, ai Carabinieri, è rimasta priva di seguito, per materia assertivamente indicata non di pertinenza dell’Arma;
– Un esposto urgente inoltrato a locale ASL-Ufficio Igiene è stato riscontrato con una rappresentata incompetenza da parte della stessa ASL, nonostante il lamentato alto rischio igiene.
Per tutto quanto sopra esposto e motivato e, in particolare, per il pericolo di infiltrazioni e crolli e per l’allarmante situazione igienico-sanitaria venutasi a determinare, io sottoscritto
CHIEDO
Che l’Ecc.ma Procura della Repubblica adita voglia disporre i più opportuni accertamenti in ordine ai fatti così come esposti dettagliatamente in narrativa – ivi compresi eventuali profili di inerzia degli Enti indicati – per giungere in via immediata all’eliminazione stabile degli effetti di quanto accaduto e all’individuazione dei possibili soggetti responsabili al fine di procedere nei loro confronti.