di Silvana Severino
Nella serata conclusiva del concorso teatrale “Deviazioni recitative”, si è respirato e percepito un grande amore per il teatro e non solo. Prima della premiazione delle compagnie selezionate e partecipanti al premio, è andata in scena, alle ore 21, la rappresentazione di “Cantami dell’Universo” per la regia di Raffaele Furno.
E’ l’amore che va in scena, rivisitando i miti ovidiani con sapienza, gusto e modernità (come nel caso di un originale Fetonte ). E in fondo, a tenere unito l’universo, a muoverlo nel bene e nel male, è proprio l’amore con tutte le sue sfumature, l’amore come brama di avere a ogni costo e senza riflettere (come per Mida), l’amore pio e devoto, unica ricchezza di due coniugi modesti (Filemone e Bauci) che desiderano morire insieme, perché difficile sarebbe sopportare l’assenza dell’altro, l’amore che sopravvive alla morte e spera e si dispera infine (Orfeo e Euridice), l’amore goffo ( di Vertumno per una ninfa bellissima), l’amore lontano e poi disperato che impietosisce gli dei (Alcyone e il suo sposo), così come l’amore che deve fidarsi e che deve superare prove per avere alla fine la felicità (Amore e Psiche).
Un mirabile e riuscito lavoro di squadra dove le forze messe in campo per lo spettacolo sono state moltissime. Affianco alla storica squadra di lavoro composta, oltre che da Furno, da Soledad Agresti e Isabella Sandrini, e dagli 11 attori (Valentina Fantasia, Annamaria Aceto, Anna Andreozzi, Gabriella Napolitano, Maria Ida Romeo, Eva Albini, Antonella Fusco, Gio Lungo, Antonio Antetomaso, Giuseppe Pensiero, Ludovico Manna) la realizzazione ha richiesto quasi un anno di lavoro. Stephanie Valeriano ha realizzato video grafiche originali che fanno da sfondo ad alcune delle storie.
Il Comune di Itri ha messo a disposizione la splendida location del Castello medioevale per la registrazione di un balletto ideato e interpretato da Gianluigi Mazza, con il supporto tecnico di Fabio Taiano e di Blob Studio. I costumi curati impeccabilmente da Anna Andreozzi si sono avvalsi della talentuosa Federica Centore che ha cucito a mano i copricapo di ninfe e regine.
E ancora gli oggetti di scena sono stati costruiti da Bruno Valeriano con la progettazione degli allievi del Liceo Artistico Argan di Roma.
Dopo lo spettacolo, l’amore e la passione per quest’arte si sono poi percepiti anche sul palco, quando sono saliti i premiati ad ascoltare le motivazioni delle giurie tecnica e giovanile ; pluripremiata della serata la Compagnia degli Evasi di La Spezia che ha portato in scena la storia della lenta emancipazione di donne operaie; un premio come miglior attore è andato anche alla compagnia di Terracina del Piccolo Teatro (con “Nemici come prima”); infine due premi anche alla compagnia “I Postumi” di Lucca con “La lunga notte del Dr.Galvan”.
Altri premi e menzioni speciali hanno impegnato in modo arduo le commissioni in una scelta non sempre così facile per il buon livello e la diversità degli spettacoli proposti.
Infine, tutta la Compagnia diretta da Raffaele Furno e il pubblico pagante, che ha partecipato , al Remigio Paone, ha dimostrato la forma d’amore per eccellenza quello gratuito, che non si aspetta nulla in cambio.
Parte del ricavato sarà infatti destinato ad un’associazione che si occupa di costruire strutture per bambini in Congo. Ben vengano nel nostro Golfo più iniziative del genere.