Sonia Ricci, commissario dei Consorzi di Bonifica della provincia di Latina, è stata eletta presidente di Anbi Lazio (Associazione nazionale consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue).
Dopo le dimissioni di Luciana Selmi, commissario dei Consorzi delle province di Rieti e Viterbo si sono tenuti, in videoconferenza, i lavori assembleari della struttura che rappresenta tutti i Consorzi di Bonifica laziali. Dopo l’approvazione del bilancio consuntivo 2019, come previsto all’ordine del giorno, si è proceduto alla nomina del neo presidente.
A proporre Ricci è stato il presidente del Consorzio di Bonifica Litorale Nord di Roma, Niccolò Sacchetti. Quest’ultimo ha indicato come vicepresidente Stefania Ruffo, commissaria ai Consorzi della provincia di Frosinone. L’assemblea, con voto unanime, ha condiviso l’indicazione e ringraziato Selmi per l’attività svolta, esprimendo riconoscenza per la professionalità messa a disposizione durante il suo mandato.
Nel suo primo intervento, Ricci ha ringraziato la presidente uscente per il lavoro svolto e l’Assemblea di Anbi Lazio per la fiducia riposta nella sua persona in un momento molto particolare della vita dei Consorzi di Bonifica anche in relazione all’emergenza Covid-19.
“Le sfide da affrontare sono tante – ha affermato Ricci – Innanzitutto bisogna far sì che il quadro reputazionale dei Consorzi si innalzi, puntando a riportare tutti all’autonomia, perché le strutture ed i consorziati lo meritano. I Consorzi devono agire insieme per garantire lo sviluppo socio-economico della regione. È fondamentale anche l’appoggio delle istituzioni politiche deputate a trovare soluzioni per completare la riorganizzazione dei Consorzi commissariati. Anbi Lazio deve rappresentare un momento di sintesi della nostra azione. Sviluppare strumenti comuni e percorsi condivisi potrà dare quell’ulteriore slancio che rappresenta il giusto viatico per dare risposte in termine di efficacia ed efficienza. Un modello virtuoso che deve vedere le strutture protagoniste, sbloccando gli intoppi burocratici e mirando a concretizzare progetti esecutivi pronti a catalizzare i finanziamenti che saranno messi in campo nel settore del miglioramento irriguo così come per la salvaguardia idraulica. Le diffuse esigenze di sicurezza territoriale e idraulica, nonchè di approvvigionamento e gestione delle acque irrigue, sono una priorità per la ripresa economica, non solo agricola. Senza la garanzia di un territorio sistemato idraulicamente e protetto dalle acque non si rischiano investimenti nei diversi settori dell’economia, così come senza la disponibilità di risorse idriche per l’irrigazione non si sviluppa l’agricoltura di qualità, nè si arreca il beneficio ambientale indispensabile a contrastare la desertificazione. I cambiamenti climatici, causa di alluvioni e siccità, rendono indispensabili le azioni di prevenzione del rischio idraulico e di difesa del suolo. Proprio per questo l’azione dei Consorzi di Bonifica è irrinunciabile e Anbi Lazio si impegna a intensificarla in un percorso condiviso coi colleghi commissari e col presidente Sacchetti, che ringrazio come tutti gli altri componenti dell’assemblea e tutti i direttori delle sette strutture. Dobbiamo intensificare sinergia e collaborazione con Anbi nazionale, Ministeri e Regione Lazio e con le altre strutture regionali che a vario titolo rappresentano dei riferimenti per tutte le nostre azioni”.
“Sono stati anni impegnativi, ma gratificanti. Ringrazio tutti per la collaborazione e la condivisione degli obiettivi che avevamo deciso di raggiungere e che abbiamo infine raggiunto. Lascio Anbi – dice l’avvocato Selmi – per coerenza e linearità, essendo concluso il mio impegno commissariale a Rieti e Viterbo già a settembre scorso con l’indizione delle elezioni per restituire al nuovo Consorzio unico di Etruria e Sabina una governance scelta direttamente dai consorziati. Anbi Lazio gode oggi ottima salute gestionale, economica e finanziaria e sono certa che chi è stata chiamata a succedermi saprà consolidare e incrementare le attività che hanno permesso il risanamento dell’Associazione”.
Durante i lavori, aperti dal direttore regionale di Anbi Lazio Andrea Renna, è stato approvato il consuntivo 2019. “Personalmente – ha detto Renna, che da un anno dirige Anbi Lazio in qualità di direttore generale del Consorzio Litorale Nord di Roma – e a nome di tutti i colleghi ringrazio Luciana Selmi per la fiducia e la disponibilità dimostrata nei miei confronti sin dal primo momento della nomina e le auguro le migliori fortune per il proseguio della propria attività commissariale che volge al termine e più in generale dal punto di vista professionale. Garantirò con tutti i colleghi al neo presidente il massimo supporto per continuare le attività avviate e per implementare le ulteriori che programmeremo. Nel 2019 abbiamo potuto irrobustire l’azione già intrapresa in precedenza in relazione al recupero dei residui attivi, come il Revisore dei Conti ha sottolineato. Abbiamo lavorato alla prima cartografia dei canali come richiesto dalla Regione Lazio e avviato i primi confronti per i nuovi piani classifica, strumenti basilari per la nostra attività. Siamo riusciti a completare l’iscrizione di tutte le strutture in Enpaia (Cassa di previdenza Consorzi di Bonifica) e presso il Cea (Consorzio Energia Acque) per abbattere i costi di gestione e recuperare risorse finanziarie da reinvestire nello sviluppo dei servizi. È stato reso più adatto ai tempi il nostro statuto e si sta completando l’azione per uniformare procedure, identificando strumenti in grado di spuntare tariffe più competitive nei vari settori. Il percorso avviato continuerà verso una più attenta e performante gestione finanziaria e amministrativa dei Consorzi di Bonifica. Dobbiamo mirare alle best practice per accreditare il sistema consortile in modo più efficace. Anche il protocollo d’intesa sottoscritto con Anci (Associazione dei Comuni del Lazio) dovrà rappresentare un punto di partenza per una piena collaborazione con gli enti locali per dare risposte a cittadini ed imprese”.
Il sistema delle bonifiche rappresenta nel Lazio una realtà straordinaria, ma ancora poco conosciuta. I Consorzi gestiscono, grazie ai 400 dipendenti cui si aggiungono i lavoratori stagionali, una rete di 16.000 chilometri di canali e garantiscono irrigazione su oltre 40.000 ettari destinati alle coltivazioni agricole che fanno dei prodotti agroalimentari di Roma e del Lazio una delle più importanti voci dell’export regionale.
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