I cittadini riunitisi nel “Consiglio Popolare Ospedale di Gaeta” denunciano pubblicamente le ultime sconcertanti indiscrezioni suggerite da fonti riservate ma assolutamente attendibili.
Nell’ultima riunione di Capi Servizio e Dirigenti tenutasi a Latina, con la solita inevitabile premessa della crisi e della mancanza di risorse, si sarebbe annunciata la chiusura notturna del PPI (Primo Intervento) del Di Liegro di Gaeta. Ciò significherebbe che dopo le 20.00 nell’ex Pronto soccorso non ci sarebbe più in servizio neppure un infermiere. Alla stessa sorte sembrano destinati i servizi analoghi presso i centri di Sezze e di Priverno. La notizia riportata attesta lo smantellamento di uno degli ultimi pezzi del nostro nosocomio e di un servizio essenziale per la città. Essa si inquadra purtroppo in un contesto analogo che riguarda l’intera ASL, da più tempo denunciato. Solo per restare al Sud Pontino e ai reparti di cui si servono anche i cittadini gaetani le stesse fonti rivelano come si prospetti anche la sospensione degli interventi di ginecologia presso l’Ospedale di Fondi, con esclusione delle sole urgenze, in una situazione già grave in cui si presentano attualmente liste di attesa che raggiungono i 7 mesi.
Grandi criticità sarebbero emerse anche in riferimento ai capisaldi ospedalieri di Latina e Formia, che nei piani dovevano essere il riferimento del sistema sanitario della ASL. Basti pensare che presso il presidio ospedaliero di Latina mancano attualmente sette anestesisti dell’organico. Formia, sulla quale dovrebbero riversarsi gran parte dei bisogni crescenti dell’utenza gaetana e del circondario, attende con le solite e irrisolte gravissime carenze l’urto del periodo estivo. Come al solito tuttavia nulla trapela di ufficiale e di scritto dalla ristretta cerchia degli addetti ai lavori. Da parte della Regione Lazio non giunge intanto alcuna risposta se non generici inviti al migliore utilizzo del personale, mentre permane il blocco del Turn Over con risibili eccezioni per le quali avviene una sola assunzione dove dieci addetti sono andati in quiescenza. Mentre si eliminano gli ultimi residui dell’Ospedale di Gaeta si sarebbe riconosciuta intanto la mancanza di disponibilità per la creazione della proclamata Casa della Salute. Non potendo che ringraziare ancora una volta il Consiglio Comunale cittadino per aver di fatto dato la propria approvazione a quanto accade e il Sindaco in primis per aver votato il nuovo Piano triennale di cui già constatiamo gli effetti “benefici”, facciamo appello al Primo Cittadino affinché per lo meno si adoperi per confermare o smentire quanto emerso. Siamo ancora in attesa peraltro del presidio di protesta e delle altre iniziative di pressione che lo stesso Mitrano prometteva poche settimane fa.
Se le parole di un Sindaco hanno ancora qualche peso sarebbe forse proprio questo il momento per mettere effettivamente in campo tali iniziative. In caso contrario ci troveremmo come previsto di fronte alla solita deplorevole demagogia.
Consiglio Popolare ospedale di Gaeta
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