Antenna Castellonorato e le mancate risposte a distanza di 3 mesi

Antenna a Castellonorato: Un silenzio che vale più di mille parole
Sono passati 3 mesi da quando abbiamo protocollato l’interrogazione con oggetto “Nuove istallazioni antenne su immobili ed aree comunali” e nessuno degli interrogati (Sindaco e Segretaria) ci ha degnato di una risposta. Questa lo dice lungo su come si gestisce la cosa pubblica in questa amministrazione, tra regali ai privati e assenze tattiche in giunta magari solo su una delibera…
Il Sindaco preferisce prendere in giro i cittadini di Castellonorato, come fa del resto con tutti gli altri, proponendo soluzioni che vanno ad esclusivo vantaggio del privato dimenticandosi che il suo compito è tutt’altro.
Ma ricapitolando, la Giunta tutta vota la delibera che autorizza l’installazione di questa mega antenna senza alcun vantaggio economico per il Comune e dimenticandosi di tutelare la salute dei residenti della frazione già bistrattata di Catsellonorato.
Lo stesso Sindaco dopo una vera e propria rivolta dei cittadini è costretto a firmare un’ordinanza che blocca solo momentaneamente la nuova antenna, Il Pd che in Giunta ha votato la delibera gioisce per l’ordinanza che blocca la stessa antenna.
Ma credete veramente che i cittadini hanno l’anello al naso? La volete smettere di trattarli come sudditi? Loro pagano le tasse esattamente come tutti gli altri!
Continueremo a vigilare su questa annosa vicenda e pretendiamo una risposta a tutti i nostri quesiti con nome e cognome di tutti i responsabili non nel’interesse di un privato come voi bensi dei cittadini.
In settimana poi scriveremo alla Segretaria per chiedergli un parere in particolare sul mancato incasso dei 180.000€ in cambio di non specificati servizi pubblici.
Ricordiamo i quesiti scomodi (fatti al Sindaco) che dopo 3 mesi non hanno ancora risposta, esattamente come tutti i nostri accessi agli atti:

1. Se era veramente necessario deturpare una delle zone più belle di Formia (nella frazione di Castellonorato) in particolare con il suo storico e caratteristico belvedere prevedendo in alternativa un’installazione nella zona dove sono già presenti altre antenne;

2. Per quale motivo il Comune non incassa i 180.000 € che gli sono dovuti per legge con imponenti conseguenze per le già depauperate casse comunali e conseguenze per la Corte dei Conti;

3. Chi ha deciso che i lavori che dovrebbero compensare i 180.000€ valgono veramente quella cifra ha una esperienza in tal senso o lo fa per favorire il privato;

4. Se il Comune ha deciso di sperimentare una finanza creativa evitando di fare le gare per i servizi pubblici quando invece la legge che disciplina i lavori, i servizi e le forniture (d. lgs. 163 del 2006) prevede che: “Per lavori di importo pari o superiori a 40 mila euro e fino a 200 mila euro, l’affidamento tramite cottimo fiduciario avviene nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento, previa consultazione di almeno cinque operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei, individuati sulla base di indagini di mercato ovvero tramite elenchi di operatori economici predisposti dalla stazione appaltante” (comma 8 art. 125).

5. Se la Segretaria Comunale è favorevole a questa finanza creativa;

6. Se ha già deciso chi e perché deve fare questi servizi evitando la gara prevista dalla legge;

7. Se questi lavori che dovrebbero compensare i 180.000 € non sono già affidati, magari con regolare gara pubblica, ad altre società;

8. Se i lavori già appaltati sono svolti con regolarità e chi li controlla

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