Antenna di Castellonorato, Sindaco firma l’ordinanza: “Stop ai lavori, tutti gli impianti su unico palo”

Sul sito insistono già altri impianti di trasmissione radio e il rischio di inquinamento elettromagnetico esiste. Serve un progetto comune che porti alla realizzazione di un unico palo sul quale installare tutte le antenne esistenti. Fino ad allora, fino a quando cioè non sarà garantita la salute dei cittadini di Castellonorato, i lavori dovranno essere sospesi. A disporlo è l’ordinanza n. 12 firmata questa mattina dal Sindaco Sandro Bartolomeo dopo il tavolo tecnico avuto con la “Ellecom srl”, società titolare del cantiere per l’installazione di un’antenna sul belvedere di Monte Tripoli nella frazione collinare di Castellonorato.

Il sopralluogo effettuato dal Comune ha rilevato la presenza in loco di vari impianti riconducibili a emittenti o network radiofonici. Al livello del suolo sono stati constatati livelli elevati di attività elettromagnetica. Considerati i timori espressi dai cittadini, nella sua qualità di tutore “dell’ordine pubblico e della pace dei cittadini che vedono lesa la tranquillità della loro vita dalla presenza di impianti fonte di emissioni elettromagnetiche”, il Sindaco ha ordinato alla società “Ellecom” la sospensione dei lavori fino a quando non sarà presentato “il progetto unitario di un unico palo, in sito limitrofo all’attuale, concordato con l’Amministrazione comunale, di altezza tale da eliminare il pericolo di inquinamento elettromagnetico al livello dello stazionamento di persone”.

Naturalmente, le prescrizioni riguardano anche le altre emittenti radio-televisive titolari di antenne installate sul sito. A loro l’ordinanza dispone di procedere “insieme con la società Ellecom” ed “entro 15 giorni” alla progettazione unitaria dell’intervento. In caso contrario, dovranno “sospendere ogni attività, lavoro ed emissione” fino a quando “non saranno effettuate tutte le valutazioni tecnico-istruttorie sull’area”.

Saranno dunque autorizzate solo le emittenti in regola con le prescrizioni dell’ordinanza.

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