Inizio di stagione più che promettente per Antonio Guglietta, nuotatore del “Circolo Sportivo XXV Ponti” di Formia. Al meeting del 25esimo trofeo “Master Forum”, organizzato dal Forum Sport Center di Roma, cui hanno preso parte circa 600 atleti, Guglietta si è classificato terzo sia nei 50 metri stile libero che nei 50 dorso. E a confermare il prestigioso stato di forma del nuotatore sperlongano, coniugato e residente a Itri, è stata la pubblicazione, qualche giorno fa, delle classifiche italiane, aggiornate al 31 dicembre 2021, che accreditano a Guglietta l’11esima posizione sui 100 e la 13esima sui 50 stile libero, attestazione, questa, che lo vede, così, già qualificato per gli Italiani in programma dal 28 giugno al 3 luglio a Riccione in vasca lunga. Il meeting al Forum Sport Center è stato l’ultimo prima delle regionali che si svolgeranno per tutto il mese di Febbraio tra Viterbo (per quanto riguarda le distanze lunghe) e Ostia (per la velocità). Si è trattato di un meeting di alto livello in cui son stati registrati anche record Italiani di categoria. A febbraio, per le regionali, l’atleta del golfo sarà impegnato solo sui 100 dorso, domenica 13, e sui 50 rana, sabato 26 Febbraio, a Ostia. A limitare la partecipazione alle finali delle altre specialità saranno gli impegni che attendono Guglietta nelle vesti di preparatore del saltatore con l’asta filippino, Ernest John Obiena, che il tecnico pontino cura da anni e che ha accompagnato a Tokio in occasione delle Olimpiadi dello scorso anno e che ora dovrà seguire, il 19 e 20 Febbraio, per il world tour europeo di atletica leggera. Ma, al di là del pur prestigioso risultato tecnico ottenuto, significativo è il messaggio socio-sanitario che il campione tirrenico ha lanciato in occasione del Forum capitolino, per quanto riguarda il protocollo operativo per una tranquilla partecipazione alla pratica agonistica del nuoto per quanto riguarda la prevenzione del tanto temuto contagio da Covid. “I 600 partecipanti alle gare romane –quasi uniche in Italia dopo che sono stati bloccati eventi sportivi simili in molte altre regioni- sono stati suddivisi in 4 blocchi da circa 150 atleti e noi –dichiara Guglietta- non avevamo alcuna possibilità di incontrarci. C’erano dei percorsi di entrata e uscita organizzati in modo che questo non accadesse. Dopo ogni partenza, veniva disinfettato il blocco di partenza e la sedia e dopo ogni sessione di gara veniva disinfettata tutta la struttura. Dovevamo indossare la mascherina fino alla chiamata sul blocco di partenza e tornare a indossarla appena usciti dall’acqua. Ovviamente per partecipare serviva esibire il super green pass. Nello specifico, poi, quando ci alleniamo in piscina, usiamo tre postazioni di spogliatoi diversi per non incontrarci tra i vari gruppi, indossiamo la mascherina ffp2 fino al momento di entrare in acqua, dove, considerando che siamo immersi nel cloro, le possibilità di contagio sono veramente ridotte al minimo. Purtroppo è così, però se si vuole, si può, se non sconfiggere, limitare gli effetti devastanti del contagio”.
Orazio Ruggieri
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