Ogni anno, d’estate, al problema “siccità” si accompagna quello degli incendi.
Un fenomeno disastroso che attraversa l’Italia e dal quale non è esente certo il nostro territorio.
Un appuntamento che ricorre puntualmente, che non giunge improvviso o inatteso. E che ogni volta, in maniera reiterata, mette a repentaglio il nostro patrimonio naturalistico e paesaggistico e mette in pericolo le abitazioni, le zone agricole, la montagna, l’incolumità pubblica.
Anche la montagna appartiene alle nostre risorse più importanti, è parte cospicua e di pregio del nostro territorio e merita, pertanto, di essere tutelata, difesa, valorizzata.
L’ordinaria amministrazione non è sufficiente a fare prevenzione adeguata e ad affrontare le emergenze ambientali che, purtroppo, nelle nostre zone, nell’intero comprensorio, si ripetono anche assumendo dimensioni rovinose.
Il rogo di Castellonorato e Penitro ma anche egli accadimenti di S.Cosma , di Itri, di questi giorni sono solo alcuni esempi allarmanti di quanto le nostre colline siano indifese e troppo spesso preda di incendi e devastazioni.
Davvero importante il supporto dei Vigili del fuoco e della Protezione civile locale , della Forestale che vanno ringraziati per il difficile lavoro che svolgono, ma non sempre sufficiente ad evitare il disastro ambientale .
Una proposta di potenziamento delle risorse da mettere a disposizione della tutela ambientale e da destinare in particolare ad un Piano Antincendio fu elaborata e predisposta, nell’ambito dell’assessorato di cui ero responsabile, ma non ebbe possibilità di realizzazione. Non ebbe fortuna politicamente la proposta, ritenuta evidentemente di secondaria importanza e non meritevole di attenzione, tanto da non essere inclusa nella relativa voce di bilancio richiesta.
Era invece per noi tutti – quale parte politica rappresentativa di SEL- un punto programmatico importante nell’ambito delle politiche ambientali; avrebbe rappresentato un importante supporto e una integrazione al Piano operativo di emergenza comunale e di protezione civile già esistente , intendeva essere finalizzato in particolare alle emergenze legate agli incendi e per rendere maggiormente incisiva l’azione di prevenzione degli stessi. La sua mancata considerazione è stata tra le ragioni delle difficoltà e delle contrarietà che hanno portato, prima ancora che le cose prendessero la piega che tutti conosciamo, unitamente ad altri importanti motivi di divisione, all’allontanamento dall’esperienza amministrativa a Formia.
Nello specifico, si trattava di una proposta, che riteniamo ancora di enorme utilità, e che era stata discussa, concordata e condivisa con il Settore Protezione Civile del Comune di Formia ; prevedeva , tra le altre cose, un piano straordinario di controllo del territorio anche attraverso misure di videosorveglianza, non costosissime, in grado di monitorare e tenere sotto osservazione h24 tutte le aree collinari della nostra città.
Non una risoluzione miracolosa ma un metodo sicuramente sperimentato, anche a dire della stessa Protezione Civile, capace di fornire esiti positivi in termini di una maggiore e più efficace azione di contrasto.
Sebbene fuori da ruoli amministrativi, crediamo ancora che si possa riconsiderare tale ipotesi, mettendo nell’agenda politica comunale tale delicato tema, in considerazione della gravità che il fenomeno ricorrentemente assume nella nostra città e del rischio incolumità che determina ogni volta . Ribadiamo la necessità di un più vigile lavoro ed investimento sul terreno della difesa del patrimonio boschivo, montano e collinare dalla devastazione che il fuoco sempre determina, nei momenti di maggiore siccità.
Anche l’esperienza del Fuoco prescritto , l’anno scorso realizzato in via sperimentale ed informativa con il Parco degli Aurunci , può rappresentare ancora una metodica da non trascurare.
Il Comune di Formia vanta la presenza di una struttura molto efficiente di Protezione Civile, attualmente egregiamente coordinata, e che si avvale di volontari competenti e seri, di grande disponibilità: il loro lavoro è meritevole e rappresenta, a giudizio di tutti, e senza retorica, una risorsa irrinunciabile. Li abbiamo visti all’azione a Formia come altrove, in tutte le occasioni di emergenza e di calamità naturali.
Ma le risorse umane non bastano se non si accompagnano ad un impiego vero, concreto ed adeguato alle necessità, di risorse economiche, di attrezzature idonee e di progettualità mirate.
L’ambiente si difende investendo sull’ambiente!
Mariarita Manzo
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