Arcidiocesi di #Gaeta, tre giorni per il Convegno pastorale diocesano: incontri a #Formia

Si avverte, nelle azioni messe in campo dalle Chiese locali e nella loro narrazione, un di più che segna la differenza rispetto ai pur preziosi sforzi di altri soggetti impegnati a migliorare le condizioni del vivere sociale. È da qui che vogliamo iniziare la riflessione sull’umano oggi: un’eccedenza manifesta sia, come detto, nella sollecita capacità di intercettare i problemi sia nella coralità con le quali le si affronta, rendendo possibile immaginare soluzioni fuori dalle piste già battute”. Si esprime così la Traccia preparatoria del V Convegno ecclesiale nazionale che si svolgerà a Firenze dal 9 al 13 novembre prossimi: in essa si afferma che tale evento vuole puntare l’attenzione sul “di più” che la proposta ecclesiale può offrire alla piena comprensione del mistero dell’uomo. Rispondendo alle sollecitazioni del Comitato preparatorio, anche la nostra Chiesa locale vuole prepararsi alla celebrazione dell’evento nazionale di Firenze con una serie di iniziative che hanno lo scopo di elaborare una proposta diocesana, che i delegati avranno il compito di presentare al Convegno nazionale.
Si svolgerà da domani lunedì 15 giugno a mercoledì 17 giugno il Convegno pastorale diocesano dal tema “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”. Le prime due serate avranno luogo presso l’Aula Magna del Centro Coni “B. Zauli” di Formia a partire dalle 18.45. Nelle due serate, dopo il saluto dell’Arcivescovo e la presentazione del Convegno, ascolteremo tre interventi che avranno il compito di far riflettere i delegati sul tema dell’umano. La prima relazione sarà proposta dal professor Emilio Baccarini, Professore associato di Filosofia morale presso l’Università degli Studi di Tor Vergata in Roma, e verterà sulla definizione di un nuovo umanesimo a partire dall’altro, attraverso la proposta di un’antropologia della solidarietà. La seconda relazione di ordine biblico sarà a cura di don Carlo Lembo, Docente di Sacra Scrittura e Vicario episcopale per la Pastorale, e rifletterà sulle prospettive antropologiche che emergono dalla Bibbia e i suoi testi, con una particolare attenzione al progetto originario di Dio e al suo compimento in Cristo Gesù. Il terzo contributo sarà offerto dall’Arcivescovo di Ferrara-Comacchio, il quale rifletterà sul come narrare l’antropologia cristiana nel contesto della contemporaneità. Mons. Negri è nato a Milano il 26 novembre 1941; ordinato presbitero il 28 giugno 1972; eletto alla sede vescovile di San Marino – Montefeltro il 17 marzo 2005; ordinato vescovo il 7 maggio 2005; promosso alla sede arcivescovile di Ferrara – Comacchio il 1° dicembre 2012. È membro del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti e membro della Commissione Episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi della CEI. Aderente al movimento Gioventù Studentesca divenuto poi Comunione e Liberazione, è stato docente di introduzione alla teologia e di storia della filosofia all’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano. Si è dedicato allo studio e alla diffusione del magistero pontificio, in particolare di papa Giovanni Paolo II. Collabora con la rivista Il Timone e il quotidiano online La Nuova Bussola Quotidiana.

Mercoledì 17 giugno, terza giornata del convegno, l’appuntamento sarà invece presso la Parrocchia del Cuore Immacolato di Maria in Formia con inizio alle 19. I delegati saranno divisi in dieci Gruppi di studio articolati intorno ai cinque verbi proposti dalla Traccia preparatoria per descrivere le cinque vie verso l’umanità nuova: Uscire, Annunciare, Abitare, Educare e Trasfigurare.

Ogni Gruppo partirà dalla narrazione di un’esperienza già in atto nella nostra Arcidiocesi e collegata ad una delle cinque vie. Lo scopo di tale operazione è quello di far conoscere e mettere in rete alcune delle “esperienze belle” che, nella nostra Arcidiocesi, manifestano la vitalità di una Chiesa resa feconda dal Vangelo e capace di proporre nel contesto attuale un’immagine nuova e autentica di uomo. A partire dalle relazioni delle prime due serate e dalle narrazioni delle nostre “esperienze belle”, i delegati potranno così elaborare riflessioni e proposte da consegnare all’Arcivescovo in vista della prossima lettera pastorale, che andrà a delineare gli obiettivi da raggiungere e i percorsi da sviluppare per la nostra Chiesa locale di Gaeta.

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