Arisa, ancora una volta, non ha paura di esplicitare le sue insicurezze e sofferenze. Un aspetto finì per diventare una condanna in adolescenza.
Una delle cantanti più talentuose del panorama artistico italiano. La sua voce inconfondibile l’ha trasformata in un’icona della musica, così come la delicatezza con la quale si approccia alle sue insicurezze tramutate in arte.
Per quanto spesso travolta dalla sofferenza, Arisa è riuscita a conquistare un successo dopo l’altro, accumulando un bagaglio professionale di tutto rispetto. Eppure, tutt’oggi c’è qualcosa che pesa come un macigno sulla sua schiena.
Arisa racconta: “Ero sempre lì, ferma dietro la finestra”
Si racconta con la voce pacata, sprigionando la sua essenza da sempre delicata. Durante la chiacchierata con Alessia Lanza, negli studi del suo podcast Mille pare, Arisa ripercorre alcuni dei momenti più significativi del suo percorso personale e professionale, sottolineando quanto l’introspezione l’abbia aiutata a crescere emotivamente. Un’adolescenza trascorsa dietro ad una finestra, osservando le avventure dei suoi coetanei come spettatrice, quasi impaurita all’idea di prendere in mano la sua vita e concedersi finalmente al mondo esterno.
“Ero diversa dagli altri e questa cosa mi pesava” – racconta, con una consapevolezza nuova – “Ero sempre lì, ferma dietro la finestra”. È un’artista che non ha mai nascosto le sue insicurezze, come quando negli studi Mediaset di Amici aveva palesato la sua frustrazione per essere stata scartata dal Festival di Sanremo. Quando qualcosa non funziona, che sia in ambito lavorativo o privato, Arisa si interroga sulle sue scelte e su tutto ciò che avrebbe potuto fare per conquistare un finale più felice.
Allo stesso tempo spiega quanto trovare un equilibrio sia necessario, soprattutto quanto il morale non è dei migliori. “Bisogna alimentarsi di cose che facciano bene” – dice sorridendo ad Alessia – “vedere film che ti facciano fare altri pensieri, parlare con persone attraverso cui riesci a vedere altri mondi, altri punti di vista”. Di base, dice, “non si può passare la vita a farsi la guerra, bisogna darsi tregua”.
L’esempio d’amore ricevuto dai suoi genitori – che, nonostante le discussioni, non hanno mai negato la propria presenza al partner – l’ha spinta a ricercare la medesima forma di rapporto. Oggi, si dichiara “abbastanza innamorata”, ma solo per evitare di “rimanerci troppo male”. Da tempo, di fatto, ha iniziato una relazione con il musicista jazz Walter Ricci. “Mi piacerebbe sposarmi, avere una famiglia” – il suo augurio per il futuro – “Io credo nell’amore per sempre”.