L’Italia ha messo a disposizione un porto per “effettuare le operazioni di trasbordo di agenti chimici siriani”, che saranno “distrutti in acque internazionali”. Lo conferma la Farnesina nel giorno in cui sono partite da Cipro le quattro navi militari norvegesi e danesi che si stanno recando in Siria per prendere e scortare un primo carico di armi chimiche destinate a essere distrutte in mare. Le quattro imbarcazioni attraccheranno in Siria presso il porto di Laodicea e per scortare il carico verranno raggiunte in mare da altre navi cinesi e russe. Le armi chimiche passeranno per l’Italia, dove verranno prese in consegna da un mezzo della Marina americana attrezzato per la loro distruzione in mare, la MV Cape Ray, equipaggiato con un sistema di idrolisi portatile in grado di neutralizzare le sostanze chimiche piu’ pericolose. La scelta del porto che ospiterà le operazioni di trasbordo delle componenti delle armi chimiche siriane dipenderà da una serie di dettagli tecnici (dal “pescaggio, alla capienza del porto, alla vicinanza o meno da centri abitati”) che dovranno essere valutati dall’Opac, che ne “riferirà direttamente al Parlamento alla ripresa” dell’attività a gennaio. Lo ha detto il ministro Emma Bonino, precisando che le operazioni di trasbordo dovrebbero durante “24-48 ore” e che si dovrebbero compiere “nella seconda metà di gennaio”.
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