Nel 2025, l’assegno di inclusione è destinato a variare: la cifra del supporto economico muterà in base alle scale di equivalenza.
L’assegno di inclusione, così come stabilito dal Governo, continuerà a essere rinnovabile ogni dodici mesi anche nel 2025, anche se la nuova procedura contempla un mese di pausa obbligatorio tra un rinnovo e l’altro. In base a ciò i beneficiari riceveranno di fatto l’aiuto economico ogni undici mesi all’anno… Inoltre ci sono novità anche per quanto concerne l’importo.
Si era parlato di un possibile innalzamento dell’assegno, ma a oggi l’importo base è ancora fermo a 500 euro al mese. La cifra massima percepibile dipende ancora dalla composizione del nucleo familiare e dalla situazione economica del richiedente. Di certo non ci sarà adeguamento all’inflazione. Per questo, chi riceveva 500 euro al mese nel 2024 continuerà a poter incassare gli stessi soldi nel 2025, a meno che non ci siano stati cambiamenti nelle condizioni reddituali o familiari…
Il Governo ha anche confermato che le famiglie dovranno continuare a rispettare i requisiti fondamentali stabiliti con il Decreto Legge n.48 del 4 maggio 2023, n. 48, poi convertito con modifiche dalla Legge 3 luglio 2023, n. 85. Per cui, in pratica, possono ottenere l’assegno famiglie con almeno un componente con età superiore ai sessant’anni, un minorenne, una persona con invalidità pari o superiore al 67%, o chi si occupa di familiari con bisogni assistenziali.
Abbiamo detto che l’importo dell’assegno di inclusione dovrebbe, in teoria, restare immutato nel 2025, eppure c’è potrebbe percepire qualcosina in più. Allo stesso modo, c’è chi purtroppo incasserà meno. Per calcolare l’importo del sussidio bisogna considerare le scale di equivalenza. Tali scale assumono un valore numerico, dallo 0,1 all’1.
Un beneficiario singolo, quindi un singolo richiedente, in una famiglia riceve 500 euro se rispetta i requisiti stabiliti dalla misura. Questo è il punto di partenza, e rispecchia il valore 1 della scala di equivalenza. La persona over 60 aggiunge invece 0,4 alla scala di equivalenza. Quindi se nello stesso nucleo familiare ci sono due over 60, uno dei due varrà 1 e l’altro 0,4, per cui l’assegno base di 500 euro potrà essere moltiplicato per 1,4, arrivando a 700 euro.
Se in famiglia c’è una persona invalida, si aggiunge 0,5 alla scala. Invece, se c’è un componente che riceve assistenza dai servizi sociali e sanitari, si aggiunge uno 0,3. Poi, per ogni minorenne fino al secondo, si aggiunge 0,15, e per ogni minore successivo al secondo, si aggiunge 0,10. Ed è così che nel 2025 può aumentare o diminuire l’importo dell’assegno di inclusione.
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