Auguri (a tutte le) mamme

Di Alessia Maria Di Biase
E’ inutile girarci intorno, lo vediamo e lo sappiamo bene che la famiglia, come l’abbiamo sempre tradizionalmente intesa, sta cambiando, nella forma e nella sostanza e non senza problemi.

Tutto è iniziato quando una scuola elementare ha deciso di abolire il classico “lavoretto” per la festa della mamma considerato il gran numero di bambini che una famiglia ordinaria non ce l’ha più.

Tra famiglie allargate, coppie di fatto, omosessuali, mamme single ecc ecc il famoso pensierino per la mamma sembrava essere troppo fuori luogo e allora tra farlo e cambiarlo la scuola ha deciso di abolirlo.

Mi chiedo se, pur nel rispetto delle nuove famiglie, non potesse trovarsi una soluzione intermedia considerando che il lavoretto per la festa della mamma è innanziutto un’attività artistica e didattica per il bambino.

Il significato di questo lavoro non è soltanto finalizzato alla festa della mamma, ma come tutti i regali insegna ai bambini l’importanza di ricordare un giorno speciale, di dimostrare la propria gratitudine e il piacere del dono.

Inoltre, se come molti affermano i figli sono di chi li cresce e non di chi li fa, ecco che il pensierino per la festa della mamma può esssere donato alla mamma, alla nonna, alla zia, o alla persona che consideriamo essere più prossiama alla figura della mamma.

Nelle coppie separate si perde il ruolo di marito e moglie ma non di genitori, nelle familgie allargate spesso la nuova compagna assume il ruolo di madre, nelle coppie omosessuali ci possono essere due mamme e due padri che svolgono il ruolo materno, per i bambini adottati è un modo per ricordare la persona che gli ha da dato la vita e quella che da cui la vita gli è stata restituita.

Insomma, una soluzione inermedia si sarebbe tra la festa ordinaria e l’abolizione si sarebbe potuta trovare per esempio, la famosa letterina copia incolla che ha sempre accompagnato i lavoretti, si sarebbe potuta sostituire con una lettera scritta direttamente dai bambini, e sicuramente, chiedendo a loro cosa pensano della festa della mamma sarebbe venuta fuori un’idea migliore.

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