In piena emergenza idrica, con il servizio che registra frequenti interruzioni, la dispersione dell’acqua in provincia di Latina risulta tra le più alte a livello nazionale. In questo scenario drammatico, per i cittadini è arrivata un’ulteriore beffa rappresentata dall’aumento delle tariffe decise dai sindaci dell’EGATO 4.
Su questa situazione controversa ho chiesto l’intervento dei ministri delle Infrastrutture, della Transizione Ecologica e dello Sviluppo Economico, tramite un’interrogazione depositata in Senato e preparata con il supporto del dipartimento “Economia e finanze” di Fratelli d’Italia della provincia di Latina, guidato da Stefano Cicerone.
Penso sia necessario che Giovannini, Cingolani e Giorgetti chiariscano, ciascuno per le proprie competenze, come mai la rete idrica della provincia di Latina è un autentico colabrodo. È necessario inoltre fare luce sulla gestione del servizio di Acqualatina rispetto a quelli che sono gli accordi con l’ATO4 e il piano industriale, verificando gli interventi eseguiti. Infine è opportuno accertare la correttezza delle decisioni assunte dalla conferenza dei sindaci senza il coinvolgimento dei rispettivi consigli comunali.
Non bisogna dimenticare che le vittime di questo sistema sono i cittadini che si trovano alle prese con bollette più alte: è necessario un intervento affinché siano pensate agevolazioni per aziende, famiglie e soggetti fragili che non possono farsi carico degli aumenti. Anche di questo chiederò conto ai membri del Governo, dai quali mi aspetto risposte che vadano incontro agli utenti.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini