Sono sempre gravissime le condizioni di Gianluca I., il 24enne panettiere di Itri, rimasto coinvolto, giovedi pomeriggio, in un pauroso incidente stradale alle porte di Roma.
L’uomo, ricoverato presso l’ospedale “Sant’Eugenio”, dove era stato elitrasportato verso le ore 16,00 subito dopo il tremendo impatto, è in coma e la sua pur forte fibra sta combattendo la dura battaglia per la sopravvivenza. Ferita anche la moglie, Mara F., 22enne, che sta portando avanti la seconda gravidanza, giunta ormai agli ultimi due mesi.
Per lei ben venti punti di sutura sul volto, tra l’attaccatura dei capelli e il mento, oltre a problemi ortopedici all’altezza delle ginocchia. Nessuna conseguenza, stando alle dichiarazioni dei medici, per il nascituro, unica nota positiva in un pomeriggio tanto drammatico per il nucleo familiare che, per fortuna, non aveva condotto con sè, mentre si stavano recando a Roma, dove vivono pure i genitori della donna e dove erano attesi per una visita ginecologica, la primogenita di un anno e mezzo.
L’urto violento dell’auto, una Matiz, contro un albero in via Pratica di Mare, è avvenuto a un chilometro dalla Pontina in direzione della suddetta località litoranea. Ancora tutte da accertare le cause dello schianto che potrebbe essere stato provocato dall’attraversamento della carreggiata da parte di qualche animale, da un sorpasso azzardato di qualche veicolo che procedeva in senso contrario, dallo scoppio di uno pneumatico o da un colpo di sonno. Chiaramente l’incidente ha provocato un prolungato rallentamento del traffico tra la via Pontina e via Castel Romano.
L’eco del drammatico impatto è rimbalzata a Itri solo nella giornata di ieri, venerdi, quando la numerosa parentela ha dovuto motivare la disattesa di impegni precedentemente presi con operatori e interlocutori di ogni genere. Innanzi tutto il vapoforno di Gaeta dove il 24enne operava come panettiere, dopo essersi conquistata la fiducia e l’apprezzamento del titolare. Poi alcuni esercizi commerciali di proprietà degli zii dello Ialongo verso il quale è subito partita, sulla rete, l’attestazione unanime e tanto commossa di un paese che gli si è stretto attorno anche alla luce della tragedia della perdita del papà ancora tanto giovane.
Nel quartiere di San Gennaro, dove i due sposini erano vissuti fino a un anno fa nello storico vico Forno Vecchio, lasciando, ogni volta che rientravano da una passeggiata, parcheggiata nel cortile esterno la carrozzina della loro primogenita che non passava per le strette scale di accesso all’abitazione, la commozione si è letta sul volto di anziani e giovani il cui comune augurio è quello di vedere ritornare presto da Roma Gianluca con il suo sorriso appena accennato ma tanto coinvolgente.
Di Orazio Ruggieri
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