Sono tante le sfide che le famiglie con figli disabili devono affrontare. Un atteggiamento aperto all’ascolto e al dialogo può sensibilizzare tutti su questo tema, a partire da tanti piccoli gesti che possono migliorare la vita dei bambini più sfortunati. Tra questi è fondamentale assicurargli un’integrazione e sostegno continui che vadano dalla scuola ad aspetti come le vacane estive, che potrebbero sì sembrare marginali, ma che in realtà hanno un gran valore.
93 milioni di bambini disabili da non lasciare indietro.
L’ONU, in occasione della riunione annuale del Consiglio per i Diritti Umani, ha focalizzato la sua attenzione sulla situazione dei minori con disabilità. In linea con il tema dell’incontro la sede generale dell’organizzazione ha dotato la sala di rampe per facilitare l’accesso alle sedie a rotelle, assunto anche un interprete nel linguaggio dei segni e provveduto a distribuire alcuni degli interventi in Braille.
L’Italia, insieme a tanti altri paesi, si è detta pienamente d’accordo su questo punto di vista e che l’empowerment è cruciale per il godimento dei diritti umani, anche attraverso una educazione inclusiva. Il nostro paese ha un’esperienza ormai rodata nell’inclusione degli studenti disabili nelle classi, è infatti dagli anni 70 che abbiamo la figura dell’insegnante per le speciali necessità ovvero di sostegno insieme a percorsi di studi individuali adeguati con tecnologie moderne.
Bisogna poi sottolineare anche il ruolo assolutamente non secondario di tutti quei volontari che lavorano ogni giorno per assicurare l’integrazione di questi bambini. Per questo motivo diventa fondamentale sostenere queste associazioni onlus come La Lega del Filo d’Oro con delle donazioni che permettano di portare avanti il grande lavoro di inclusione sociale.
Dai banchi di scuola alle vacanze al mare
Andare in vacanza dovrebbe essere una possibilità e un diritto per tutti ma purtroppo non sempre è così. Per le persone diversamente abili rilassarsi nella meta desiderata diventa più complicato. Trovare centri balneari o di montagna idonei risulta, molto spesso, qualcosa di particolarmente difficile in Italia.
Secondo la Rete Europea per il Turismo Accessibile (Enat) in Europa sono fino a 150 milioni i viaggiatori con difficoltà motorie che ogni anno partono per le vacanze. Quello contro cui vanno incontro va principalmente dalla mancanza di hotel e ristoranti attrezzati che non prevedono l’assistenza adeguata o la giusta organizzazione dei mezzi di trasporto.
Eppure basterebbero poche accortezze per rendere rilassante una vacanza ad una persona disabile e al suo accompagnatore. Partendo dalla prenotazione della vacanza. Trovare una struttura che sia agibile è il primo aspetto per iniziare ad organizzare una vacanza insieme a persone con disabilità motorie, sensoriali e intellettive. Una soluzione è un piano nazionale di mappatura di tutte le strutture alberghiere accessibili.
Un altro dei problemi principali che si riscontrano sono i bagni accessibili per disabili durante il viaggio, visto che bisognerebbe attrezzare adeguatamente una percentuale maggiore di mezzi a lunga tratta.
Molti anche gli attivisti in questi anni che, attraverso i social, fanno crescere le possibilità del turismo fruibile per tutti. Fortunatamente iniziative per l’inclusione nascono sempre più spesso ogni anno, anche in località come Gaeta dove lo stabilimento Lido Miramare è stato dotato di un’apposita sedia JOB.
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