Un recente studio ha rivelano una buona e una cattiva notizia a proposito dei bastoncini di pesce: ecco che cosa mostrano i dati.
I bastoncini surgelati di pesce sono un prodotto alimentare molto diffuso in tutto il mondo. Tante famiglie li acquistano regolarmente in quanto si tratta di un alimento facile e veloce da cucinare, in quanto precotto e congelato, e perché è molto amato anche dai bambini che di solito fanno i capricci per mangiare il pesce.
Ovviamente, come è facile immaginare, non tutte le marche di bastoncini di pesce sono uguali. Oltre ad i diversi ingredienti e procedimenti utilizzati per realizzarli e confezionarli ci sono anche delle differenze in termini di qualità e sicurezza per la salute.
A tal proposito, un recente test condotto in Svizzera avrebbe rivelato che ci sarebbero una buona e una cattiva notizia. Ecco di che cosa si tratta.
Bastoncini di pesce: uno studio rivela una buona e una cattiva notizia
Sebbene per qualcuno potrebbero non essere il massimo della vita, tutti noi almeno una volta abbiamo mangiato i ‘famigerati’ bastoncini di pesce surgelati. Un prodotto venduto praticamente in ogni supermercato, molto apprezzato soprattutto dai bambini e da chi non ama molto il pesce, per via della presenza della panatura esterna che tende a camuffare il sapore.
Questo prodotto alimentare è stato preso recentemente in analisi nell’ambito di uno studio condotto in Svizzera dalla rivista Bon à Savoir. I ricercatori si sono concentrati soprattutto su due aspetti. La percentuale di pesce contenuta e la presenza di contaminanti come il glicidolo. A tal proposito, sarebbero di fatto emersi due dati contrastanti che denotano una buona e una cattiva notizia. Partiamo dalla prima.
I test effettuati su 15 marche hanno rivelato che la percentuale di pesce contenuta nei bastoncini surgelati è nel complesso in crescita. La media, infatti, è piuttosto alta. Si va dal 65 al 68,2%. Ciò significa che solo il resto del prodotto è costituito da panatura. L’unica eccezione è costituita dai Crack sticks di Findus, che contengono meno del 60% di pesce. In ogni caso si tratta di un netto progresso rispetto al passato, quando la panatura rappresentava più del 45% del prodotto.
La brutta notizia riguarderebbe invece la presenza di glicidolo, un contaminante considerato cancerogeno, riscontrato in molti campioni. I bastoncini della marca Pelican, ad esempio, ne contenevano fino a 600 µg/kg, una quantità significativa seppur al di sotto dei limiti consentiti dalla Legge. Nel complesso, solo i Bio fish sticks di Coop Naturaplan sono risultati del tutto privi di glicidolo.
Per evitare rischi, i bastoncini di pesce si possono preparare direttamente in casa e poi congelarli, in modo tale da averli sempre pronti all’uso.