A seguito delle informazioni raccolte, anche con l’ausilio del nuovo Sistema Informativo Anti Contraffazione (S.I.A.C.), una piattaforma tecnologica creata e gestita dalla Guardia di Finanza che mette in sinergia tutti gli operatori del settore titolari di marchi e privative industriali, i Baschi Verdi hanno individuato circa 4.000 oggetti, consistenti per lo più in articoli e accessori di elettronica e prodotti di bellezza all’interno di due esercizi commerciali gestiti da cittadini di nazionalità cinese nei comuni di Formia e Minturno.
Dal controllo dell’esercizio commerciale di Formia (LT), gestito da J.Z., i militari hanno scoperto prodotti recanti il simbolo “CE” mendace, non essendo presente, sull’etichetta, alcuna informazione utile ad identificare la provenienza degli stessi. Nell’esercizio situato a Minturno (LT), gestito da S.C. sono stati trovati prodotti informatici, riportanti indicazioni e istruzioni di utilizzo unicamente in lingua cinese.
Tutta la merce è stata posta a sequestro, ex art. 13 Legge 689/81, in violazione degli artt. 6, 7 e 9 del D.lvo n. 206/2005 (codice del consumo), ex art. 354 C.P.P. in violazione degli artt. 515 e 517 C.P. (vendita di prodotti industriali con segni mendaci).
J.Z. è stato denunciato all’A.G. di Cassino, mentre S.C. è stato segnalato alla Camera di Commercio di Latina per l’applicazione delle previste sanzioni amministrative.
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