È stata annunciata ufficialmente la candidatura di Gaeta a Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2026. Un’iniziativa voluta dalla coordinazione degli enti comunali e di tutto il territorio, che hanno ritenuto Gaeta meritevole di tale titolo. La shortlist delle prime 10 candidate finaliste verrà pubblicata entro il 15 dicembre 2023, con la proclamazione della vincitrice che, invece, avverrà entro il 29 marzo 2024.
Nella conferenza tenutasi questo pomeriggio presso il Palazzo De Vio, sono intervenuti gli artefici principali di questo progetto. Innanzitutto il sindaco di Gaeta, Cristian Leccese, che ha raccontato tutti i passi che sono stati compiuti in questi mesi e la soddisfazione che ne deriva.
“Un progetto che nonostante tutte le difficoltà, mi ha fin da subito appassionato, perché ritengo che il territorio di Gaeta sia meritevole di un riconoscimento tale, grazie a tutte le ricchezze culturali che ha da offrire”.
Sensazioni confermate anche dagli altri relatori, presentati dalla giornalista mediaset Safiria Leccese, come l’arcivescovo di Gaeta Mons. Luigi Vari, il presidente della Camera di Commercio di Frosinone-Latina Giovanni Acampora, il rettore dell’Università di Cassino Marco dell’Isola, il delegato alla cultura del comune di Gaeta Gennaro Romanelli e il presidente della società Cethegus Leonardo Valle.
60 sono i progetti coinvolti nel percorso di candidatura della città a Capitale Italiana della Cultura, con unico filo conduttore, richiamato nello slogan presente sulle locandine: “Blu, il clima della cultura”. Il colore blu, che simboleggia il mare, pilastro della vita culturale di Gaeta, su cui si fondano proprio la maggior parte dei progetti del programma, che spaziano tra l’economia, il turismo, l’arte, la fede, le tradizioni, la storia, le scienze, lo sport, l’enogastronomia, le nuove tecnologie, l’educazione, la formazione, l’ambiente e la rigenerazione urbana.
Un’iniziativa che impegnerà tutti nel lungo termine, con “i motori delle nostre macchine che sono già pronti a partire”, come dichiarato dal sindaco Leccese. “L’obiettivo è fissato, il salto, con molto coraggio l’abbiamo fatto, proprio perché abbiamo ritenuto che Gaeta fosse pronta a rappresentare l’Italia sul piano culturale, e a inserirsi anche nel panorama europeo, coerentemente con tutte le iniziative intraprese dalla città in questi anni”.
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