Dal primo gennaio 2025 gli operatori dovranno attenersi a nuove regole di tutela per le bollette di luce, acqua e gas.
Arrivano buone notizie per i consumatori italiani stanchi di dover affrontare così spesso brutte sorprese sulle fatture delle bollette e, in molti casi, esasperati dall’atteggiamento aggressivo di certi operatori delle compagnie di distribuzione e gestione di servizi.
Capita purtroppo non di rado di subire antipatiche variazioni dei prezzi dell’energia o di essere sconvolti dall’improvvisa scoperta di clausole vincolanti e sconvenienti. I contratti di fornitura di energia elettrica, gas e acqua possono infatti rivelarsi insidiosi, perché poco chiari. Gli aumenti possono poi essere imposti subdolamente, senza che il consumatore se ne renda conto.
Inoltre, ciò che era stato presentato in un certo modo (ovviamente positivo) dall’operatore si trasforma sovente in qualcosa di completamente diverso dopo l’attivazione del servizio o il cambio di gestione. C’è poca trasparenza alla base, e il rischio di sentirsi raggirati è purtroppo un effetto comune e concreto.
Riuscire ad affrontare serenamente il pagamento delle utenze domestiche è ormai quasi impossibile per molti consumatori. Ma dal primo gennaio 2025 entrerà per fortuna in gioco un’importante novità che potrebbe cambiare le cose… una recente delibera dell’ARERA, l’autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ha infatti introdotto nuove tutele a favore dei consumatori di luce e gas.
Gli operatori non potranno più modificare telefonicamente le tariffe delle bollette
L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha deciso di mettere un freno alle pratiche poco trasparenti di vendita e gestione, per garantire un po’ di certezze ai consumatori. Grazie a questa nuova normativa, le aziende fornitrici saranno obbligate a comunicare con maggiore chiarezza e in anticipo qualsiasi modifica alle condizioni contrattuali. E gli operatori non potranno più attivare servizi, modificare contratti o cambiare le tariffe delle bollette telefonicamente.
Le aziende di gestione e fornitura dovranno comunicare con largo anticipo eventuali aumenti o modifiche delle tariffe. E le informazioni dovranno essere presentate in modo chiaro e comprensibile, senza tecnicismi.
E se la compagnia o la società non rispetta le nuove regole, i consumatori avranno diritto a un indennizzo fino a 30 euro. Le modifiche delle condizioni, a partire dall’anno nuovo, dovranno infatti essere comunicate chiaramente, su supporto adeguato (cioè non telefonicamente) e con un preavviso non inferiore a tre mesi. O a uno solo, se la variazione va a vantaggio del cliente.
E, poi, in caso di mancato rispetto di tempistiche e modalità, le nuove condizioni non potranno essere applicate. Ecco perché questa nuova delibera rappresenta un passo in avanti assai importante per la maggiore tutela dei consumatori. Per fermare le pratiche di telemarketing selvaggio, gli operatori non potranno comunicare o applicare cambi di tariffa alle bollette insieme ad altre comunicazioni, come a voler “confondere le carte”.
Tali azioni potranno svolgersi solo separatamente e tramite lettera, meglio se raccomandata, o PEC. E nella notifica deve essere espresso chiaramente, fin dalle prime righe dell’oggetto, che si tratta di un aumento del prezzo della fornitura. Ecco come si potrà ottenere più trasparenza in bolletta.