Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato l’emissione di tre nuovi titoli di stato BTP nel primo trimestre del 2025.
I BTP sono obbligazioni che lo Stato emette per raccogliere fondi, e il MEF ha già spiegato che sarà appunto l’esigenza particolare di introiti del Paese a determinare la quantità di nuovi titoli rilasciati. I tre nuovi buoni del tesoro pluriennali verranno emessi anche in base alle condizioni di mercato. In pratica, se la contingenza si rivelerà favorevole, lo Stato potrebbe emettere più titoli del previsto.
C’è anche da aggiungere che, nonostante le nuove emissioni, l’obiettivo del MEF è sempre quello di ridurre gradualmente il debito pubblico italiano nel lungo periodo. Vendendo i titoli di Stato, che hanno una data di scadenza e promettono un interesse, il Ministero punta cioè a raccogliere i soldi necessari alle azioni di Governo, ma senza esagerare, ovvero tenendo conto delle condizioni del mercato e dell’obiettivo di ridurre il debito complessivo.
Il MEF rilascia tre nuovi BTP per il 2025: le differenze
I nuovi tre BTP che saranno emessi dal MEF nei primi tre mesi dell’anno nuovo sono il BTP Short Term, il BTP a 5 anni e il BTP a 10 anni. Il primo di questi, con scadenza a 25 febbraio 2027, viene presentato come la soluzione ideale per investitori che cercano un’opzione a breve termine con un rischio relativamente basso.
Quanto al BTP a 5 anni, la scadenza prevista è al luglio 2030, per un ammontare minimo dell’intera emissione di 10 miliardi di euro. Il BTP 10 anni ha invece scadenza al primo agosto 2035 per ammontare minimo dell’intera emissione di 10 miliardi di euro.
Gli ultimi due buoni sono indicizzati al tasso di inflazione nazionale. E come per lo Short Term sono caratterizzati da una cedola fissa posticipata pagata ogni sei mesi. Dunque, anche se ogni emissione ha caratteristiche a sé riguardanti la scadenza e la tipologia, è comunque possibile mettere in luce le principali caratteristiche dei tre buoni e sottolineare le differenze più rilevanti.
Con lo Short Term siamo di fronte a un buono che potrebbe far comodo a chi ha bisogno di liquidità a breve termine o vuole evitare rischi a lungo termine. Il BTP 5 anni è una soluzione ideale per chi vuole proteggere il capitale dall’inflazione e ottenere un rendimento reale costante. Stessa cosa per il BTP a 10 anni.
Sembra comunque probabile che il MEF emetterà anche un nuovo BTP Valore. Non ci sono notizie certe, ma sono molti gli investitori che se lo aspettano, specie dopo il successo dell’emissione speciale del maggio scorso, quando il BTP Valore aveva una durata di sei anni, con un rendimento del 3,35% all’anno nel primo triennio e del 3,9% per gli anni successivi.