Una grande festa ma soprattutto un momento di condivisione e partecipazione. Due concetti che sono alla base dell’azione di Cittadini al Lavoro, l’associazione nata due anni fa da un gruppo di giovani che hanno deciso di creare un progetto per Sabaudia, che coinvolgesse tutti e che mettesse al centro di tutto i cittadini, quanti hanno a cuore Sabaudia e vogliono mettersi a servizio della città.
Oltre duecento persone, ieri pomeriggio all’Oasi di Kufra, hanno voluto fare un bilancio di quello che è stato fatto ma anche di quello che ancora si deve fare, preparando programmi per il futuro e azioni condivise. Sono stati presentati i progetti implementati in questi 24 mesi, le battaglie politiche portate avanti e quelle in essere, ma anche tutti i servizi che Cittadini al Lavoro offre alla cittadinanza. In primis gli screening gratuiti per la prevenzione delle patologie più diffuse (osteoporosi, melanoma, diabete infantile, prostata, aorta, tiroide) e lo Sportello del Cittadino, lo stand itinerante che ogni mese approda in un borgo o frazione di Sabaudia – centro città compresa – per raccogliere problematiche, lamentele, ma anche idee e progetti per rendere migliore e più vivibile la città.
Immancabile il tema della sicurezza, molto sentito dalla popolazione, che in questi ultimi tempi ha messo davvero in ginocchio la città di Sabaudia, creando un clima di tensione e paura generalizzata. È stata ribadita la necessità di un intervento immediato da parte delle istituzioni locali e provinciali preposte alla tutela dell’incolumità pubblica, così come sono state ribadite le proposte che l’associazione e il consigliere Giada Gervasi hanno avanzato per far fronte alla situazione, sempre più precaria. In sintesi: miglioramento dell’illuminazione pubblica, aumento della videosorveglianza (con agevolazioni, sgravi fiscali e contributi comunali), l’istituzione di un comitato di protezione civile permanente e un ordine di sicurezza pubblica con l’istituzione nei borghi di uffici distaccati della polizia municipale. Richieste presentate all’amministrazione comunale e al Prefetto di Latina, unitamente alla raccolta di oltre 1700 firme della petizione “Cittadini chiedono Sicurezza”. Ribadita anche l’importanza del gruppo Facebook e WhatsApp “Sabaudia+Sicura”, nato il mese scorso al fine di creare ronde virtuali che possano aiutare le istituzioni e forze dell’ordine nel risolvere situazioni di pericolo o potenzialmente pericolose.
Ma le vere protagoniste sono state le nuove generazioni. I giovani Cittadini al Lavoro hanno presentato i progetti che li vedranno impegnati nel corso dei prossimi mesi sui temi della cultura, dello sport e della partecipazione comunitaria: è in programma l’organizzazione di tre iniziative dedicate al cinema, un progetto per la promozione e la tutela del patrimonio monumentale di Sabaudia, ed eventi sportivi e ricreativi.
«Un rapporto fatto di sofferenza ed incomprensioni quello tra giovani e politica – commentano i ragazzi – Molto spesso per non pensare noi giovani ci abbandoniamo a luoghi comuni: “i politici sono tutti uguali, pensano solo a loro stessi” oppure “la politica è una cosa sporca”. Insomma vediamo tutto nero. Ma alcuni di noi, e speriamo di divenire tanti, hanno detto basta! La Politica siamo noi, non dobbiamo subire le decisioni degli altri, dobbiamo pensare ed essere artefici del nostro futuro. Per fare ciò dobbiamo formarci ed informarci, sviluppare le nostre idee ed un senso civico, fare dei valori civili la nostra forza. Avere un pensiero libero per creare consapevolezza, in se stessi e negli altri. E con queste attività abbiamo deciso di far sentire la nostra presenza, che sia da incentivo per tutti i giovani della nostra città».
«La mia Sabaudia è questa – commenta il consigliere Giada Gervasi – Una città diversa che coinvolge i cittadini, le nuove generazioni e tutti quanti vogliono e possono mettere a disposizione le loro competenze e capacità per il bene della collettività. Io voglio vivere in una Sabaudia sicura, attenta alle esigenze dei suoi abitanti e soprattutto proiettata al futuro. Voglio vivere in una Smart City, in una città che sappia coniugare le nuove tecnologie con il rispetto dell’ambiente e il benessere dei cittadini, che sappia tutelare il suo territorio. Tutto questo non è utopia. E’ smettere di parlare e fare, è smettere di farsi comandare ed agire. Perché il futuro di Sabaudia è nelle mani di tutti noi. Il bello del nostro fare è realizzare le cose insieme e in quest’ottica il contributo di ognuno di noi è fondamentale affinché la “Citta ideale” possa diventare, nel futuro e almeno in parte, una “Città reale”.