Che emozione. Un pomeriggio in cui speri, sei anche convinto che tutto vada bene ma poi può succedere di tutto, il calcio è anche questo. E senza scomodare gufi e iettatori immancabili in ogni circostanze.
Ebbene, il Gaeta indomito, combattivo, passionale, bello e concreto delle ultime partite fa il botto, è proprio il caso di dirlo, vincendo per 2-0 sull’ostico terreno di Monte San Giovanni Campano. Gara secca di play-out, chi perdeva era all’inferno. O meglio, i padroni di casa, dopo i supplementari, persistendo ancora il pareggio, avrebbero ugualmente superato loro la categoria in virtù del miglior piazzamento in classifica in base alla differenza reti negli scontri diretti. Al San Marco oggi c’era il pubblico delle grandi occasioni, con circa duecento sostenitori locali ed almeno un centinaio di supporters del Gaeta, armati di bandiere giunti con un torpedone appositamente organizzato e con auto private. Ad ogni modo, lo spiegheremo nel commento finale, oggi è stata sì la vittoria della squadra, della dirigenza, dei tifosi ma in primis del condottiero gaetano Felice Melchionna.
Andando alla cronaca, biancorossi si mostrano decisi e determinati sin dalle prime battute. Anche se al 9′ sono i ciociari a non sfruttare una chiara occasione da gol da pochi passi con Cretaro favorito da un tocco non preciso di un dfensre del Gaeta. Il n. 9 però calcia a fondo campo. Risponde al 14′ la squadra di Melchionna con una bella parabola di Di Florio che termina fuori di non molto. Al 29′ Di Luca per un pelo non arriva a colpire di testa sul cross dalla sinistra di Fanelli. Alla mezz’ora Fiorini, ottimo nell’occasione, salva sulla battuta a rete a colpo sicuro di Mastrantoni. In ogni caso è il Gaeta, che ha anche maggiore bisogno della vittoria, ad essere più propositivo. La formazione biancorossa, disposta molto bene in campo, combatte e cerca di creare anche su un terreno di gioco certamente non adatto alle proprie caratteristiche. I monticiani spesso si affidano a dei lanci lunghi in avanti. Al 38′ sono i gaetani a sfiorare la marcatura con Di Florio. L’attaccante lanciato averso la porta, con il portere in uscita, calcia oltre la traversa. Il primo tempo si conclude sullo 0-0.
Nell’intervallo come suo solito Melchionna incoraggia la squadra, dispensando suggerimenti e soprattutto infondendo tranquillità. Calma, c’è ancora tanto tempo. La ripresa inizia subito con il Gaeta in avanti e con Di Luca che piazzato bene in area non aggancia un magnifico pallone servitogli da Fanelli. Al 3′ Cretaro può godere di un rimpallo favorevole, ma super Fiorini è bravo ad anticiparlo. Considerato il gran caldo le due squadre sono stanche. Prime mosse dalle panchine con il Gaeta che sostituisce Di Tullio con Matteo. Al 21′ il nuovo entrato già si mette in evidenza con una buona conclusione. Al 23′ il Monte San Giovanni Campano sostituisce Piscitelli con Greganti. Due minuti dopo è Mastrantoni ad impegnare a terra Fiorini. I biancorossi incitati dai numerosi tifosi cercano di portarsi con più insistenza in avanti. L’entrata in campo di Matteo ha dato certamente una nuova verve. Al 29′ va in campo nelle fila del Gaeta Armenio che rileva Di Luca. Matteo si fa sempre più pericoloso ed al 34′ sfiora il palo con Perna ormai battuto.Altri due cambi, con gli ospiti che sotituiscono Pellino, grande combattennte anche oggi, con Mazza e i padroni di casa Lorini con Reali. Al 39′ il Gaeta non perdona. Fanelli in area con un diagonale trafigge Perna. Nella tribuna centrale cala il gelo. Esplode la gioia invece nel settore riservato alla tifoseria gaetana. Il Monte San Giovanni Campano accusa il colpo. Al 45′ Matteo calcia un pallone indirizzato sotto la traversa ma Perna riesce ad alzare in angolo.
Il Sig. Ancora, ottima la sua direzione di gara, concede cinque minuti di recupero. Al 49′ lo scatenato Matteo entra in area e Testa lo mette giù. E’ calcio di rigore, di cui si incarica lo stesso Matteo. Pallone in rete e bolgia con vessilli biancorossi al vento sugli spalti. I supporters locali sconfortati coinciano ad abbondonare lo stadio. Al fischio finale esplode la gioia in campo. La sofferenza è finita, è arrivata una salvezza strameritata. Perdipiù sarebbe stato un delitto la retrocessione di una squadra di rango come il Gaeta. I tifosi acclamano la squadra che va a salutare ed a ricevere il giusto omaggio. Ci va anche un emozionato, provato mister Melchionna, che ringrazia i sostenitori. Per il tecnico Calabrese qualche lacrima. Ferito da troppe critiche, spesso ingiuste oggi ha dimostrato che la serietà, la competenza e il non scendere sullo stesso livello dei propri detrattori, pagano. Sul campo ha vinto avendo anche preparato con scrupolosità la gara. In settimana aveva fatto allenare la squadra al “F. Anellino” in maniera tale che la squadra non accusasse alcuna difficoltà con il terreno del San Marco. E poi, come i più stretti collaboratori hanno confermato, l’abile mossa studiata da tempo dell’entrata di Matteo a gara in corsa, con gli avversari pù stanchi e quando bisognava “spaccare” la partita. Complimenti, mister Melchionna! A fine gara il mister si è limitato a ringraziare la sua squadra, la dirigenza, i tifosi accorsi. Ha spiegato che in settimana si incontrerà con la dirigenza per pianificare il futuro. Poche ma significative le parole di mister Caldaroni: “Il Gaeta ha meritato. Noi se avessimo sfruttato alcune occasioni, chissà….- ha detto il tecnico- Comunque poi l’entrata di Mirko Matteo ha cambiato la gara. Lui è un elemento superiore alla media delle due squadre in campo”.Che pomeriggio, una domenica di maggio davvero indimenticabile!!!
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