Anche il comune di Itri ha diramato i consigli pratici per evitare che l’opprimente calura di questi giorni possa provocare criticità anche serie sul piano della salute.
Il sindaco Giovanni Agresti, sulla scorta delle indicazioni contenute nel “Piano sanitario per l’emergenza caldo- 2023”, emanato dalla Regione Lazio per prevenire guasti alla salute della gente, ha emesso un’ordinanza che, nei contenuti, ricalca i consigli, comunque non vincolanti, che Regione e Governo stanno fornendo.
Nel caso di Itri, poi, queste raccomandazioni, investono un evento della durata di quattro giorni (19, 20,21 e 22) che ha sempre caratterizzato il cuore dell’estate locale, la festa patronale della Madonna della Civita, che è anche la patrona dell’arcidiocesi di Gaeta e che trova centinaia di fedeli che la venerano fuori dei confini cittadini, provinciali, regionali, nazionali e continentali.
Basti pensare alla venerazione che le è rivolta nel Canada, negli U.S.A. e i altre nazioni dove il culto per la nera Madonna di Costantinopoli che, scampata all’iconoclastia di Leone III Isaurico, apparve, secondo la tradizione, a un pastorello sordo muto sul monte Civita sovrastante la cittadina di Itri, ridando parola e udito al giovane e facendo inginocchiare la sua mucca davanti al quadro miracoloso.
E la Civita è per Itri quello che san Gennaro è per i Napoletani. Ecco perché la festa patronale, sia religiosa che laica, tiene impegnati gli Itrani per ben quattro giorni, con altrettante processioni in programma. E l’ordinanza del sindaco Agresti viene indirettamente a consigliare lo spostamento di queste seguitissime processioni che, anziché tenersi dalle ore 09,00 a mezzogiorno passato, potrebbero svolgersi nel pomeriggio al calar del sole, anche perchè la prima di queste, quella in programma la sera del 19 luglio, si è sempre tenuta al chiarore della luna.
E l’idea sembra non dispiacere all’avv. Antonio Fargiorgio, presidente del Comitato festeggiamenti patronali, come pure al rag. Francesco Paolo Di Biase, presidente della pro Loco e colonna portante di tutta l’organizzazione della festa patronale. Resta ora da conoscere solo il parere del parroco, don Guerino Piccione, e la processione mariana al chiaro di luna sarà cosa fatta.
Orazio Ruggieri
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