Certo, camminare fa bene e aiuta a perdere peso, ma bisogna capire quanto tempo dedicare alle passeggiate per poter ottenere dei risultati.
L’essere umano è costitutivamente strutturato per camminare. Ecco perché il mantenersi in attività, concedendosi delle lunghe passeggiate a passo non lento, può davvero migliorare la salute generale. La durata ideale di camminata quotidiana deve però variare in base all’età, al livello di forma fisica di partenza e agli obiettivi personali. Se per esempio il fine esplicito è quello di perdere peso, camminare per raggiungere i famosi seimila passi quotidiani potrebbe non bastare.
Varie ricerche hanno dimostrato che le persone sedentarie potrebbero trarre giovamento già cominciando a percorrere almeno quattromila passi al giorno. Raggiungendo la soglia dei seimila passi quotidiani sembra invece possibile ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e ottenere un discreto beneficio a livello di pressione sanguigna e nei livelli di glucosio nel sangue.
Perdere peso con il camminare: c’è un tempo giusto per ogni età
Arrivano a ottomila passi, dovrebbe già migliorare parecchio la salute del cuore. E si dovrebbe anche ad attivare meglio il metabolismo. Inoltre, con ottomila passi, sarebbe pure possibile intravedere i primi risultati in termini di incremento della resistenza fisica e della forza muscolare. Quindi, in linea di massima, camminando meno un’oretta al giorno a passo svelto è difficile poter dimagrire. Ma molto dipende dall’età.
Gli adolescenti, quindi i giovani dai dodici ai diciotto anni, dovrebbero impegnarsi di più. Quanto? Per raggiungere dei chiari benefici grazie al camminare, dovrebbero praticare jogging o passeggiare a ritmo sostenuto almeno per un’ora al giorno. I giovani che invece vogliono camminare per perdere peso dovrebbero mettersi in moto per più di un’ora.
I tempi cambiano per gli adulti, ovvero per gli individui sopra i diciannove anni e sotto i sessantaquattro. Per la perdita di peso, è consigliabile camminare almeno trenta minuti al giorno, per cinque giorni alla settimana. Aumentando l’intensità e la durata della camminata, ovviamente in modo graduale, garantisce poi dei migliori risultati. Per bruciare calorie in modo più efficiente, bisogna procedere a passo svelto e magari affrontare delle accelerazioni.
Anche gli anziani, in assenza di patologie gravi e impedimenti fisici, dovrebbero muoversi fino a trenta minuti al giorno. Una camminata, anche a passo lento, fino a mezzora al giorno (non per forza continuativa), cinque giorni alla settimana, darà anche agli ultrasessantacinquenni importanti benefici per la salute cardiaca e il benessere generale.
A tutte le età, bisogna affrontare l’impegno della camminata senza strafare. Il consiglio è quello di approcciare l’attività gradualmente. Quindi, chi non sei abituato a camminare regolarmente dovrebbe partire con delle sessioni più brevi e poi aumentare gradualmente la durata della camminata.
Può essere utile adoperare un pedometro o un’app per monitorare i passi, per poter aver contezza dei progressi giornalieri. Infine è bene ricordare che camminare con regolarità non solo aiuta a perdere peso, ma migliora anche l’umore e la salute generale. Specie dopo le Feste, una bella camminata per smaltire dovrebbe essere d’obbligo!