Canone Rai, c’è un trucco ufficiale per farlo uscire dalla bolletta: va fatta una semplice richiesta

Ecco finalmente svelato il trucco per non ritrovarsi il canone Rai in bolletta: basta fare domanda

Il canone Rai è un’imposta sulla detenzione di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive nel territorio italiano. In genere si paga con la bolletta della luce e l’importo è pari a 90 euro. Tuttavia, per l’anno 2024 la tassa è stata ridotta a 70 euro (articolo 1, comma 19, della legge 30 dicembre 2023, n. 213).

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Canone Rai, c’è un trucco ufficiale per farlo uscire dalla bolletta: va fatta una semplice richiesta (Gazzettinodelgolfo.it)

Questa imposta va versata anche dai residenti all’estero che possiedono un’abitazione in Italia dove è presente un apparecchio televisivo. Sono invece esonerati dal pagamento del canone gli over 75 con reddito non superiore a 8.000 euro, i diplomatici e i militari stranieri e, ovviamente, coloro che non detengono un apparecchio televisivo.

Quello che però in tanti non sanno è che per alcune categorie di contribuenti esiste un modo semplicissimo per far uscire l’imposta dalla bolletta. Basta presentare apposita domanda.

Canone Rai: svelato il trucco per farlo uscire dalla bolletta

Come abbiamo anticipato, esiste per così dire un trucco per far fuori uscire il canone Rai dalla bolletta della luce. Questo escamotage è riservato ai pensionati e consiste di fatto nel rateizzarlo all’interno della pensione. Basta presentare regolare domanda all’Inps, che provvederà di conseguenza a scorporare l’imposto dalla bolletta e ad addebitarlo in 11 rate mensili senza interessi, direttamente sul cedolino della pensione.

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Canone Rai: svelato il trucco per farlo uscire dalla bolletta (Gazzettinodelgolfo.it)

Bisogna, però, precisare che questa opportunità non è concessa a tutti i pensionati, ma solo ai titolari di prestazioni previdenziali o assistenziali erogate dall’Inps, che siano anche intestatari del canone Rai e che nell’anno precedente abbiano percepito un reddito da pensione inferiore a 18.000 euro.

Per le domande presentate nel 2024 gli effetti saranno attivi a partire dal 1° gennaio 2025, a prescindere dalla data in cui è stata inoltrata la richiesta. Ma come si presenta la domanda? Per vederne i risultati a gennaio, c’è tempo fino al 15 novembre dell’anno precedente. Questo perché l’Ente previdenziale ha bisogno di 30 giorni di tempo per elaborare la richiesta e provvedere all’addebito dell’importo sulla pensione.

Si ricorda che si può inviare l’istanza in totale autonomia tramite il sito Internet dell’Inps, tramite il contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure allo 06 164 164 (da rete mobile) o avvalendosi dell’ausilio di centri di patronato o intermediari abilitati. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate o rivolgersi al proprio patronato di riferimento.

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